AVEZZANO – Patto per lo sviluppo. Le associazioni di categoria del settore agricolo, del commercio e dell’artigianato chiamano la politica per imboccare una nuova strada mirata a progettare una stagione di rilancio per lo sviluppo della Città di Avezzano e della Marsica in forma congiunta e coordinata, attraverso un programma di trasformazione urbana e territoriale gestito da un organismo pubblico-privato.
Le linee guida dell’ambizioso piano di rilancio del territorio, strutturato su metodologie certe, ha come base di partenza, uno studio elaborato da Confagricoltura, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna, con il supporto di 1 AX-Lab, saranno illustrate Mercoledì 29 Gennaio, alle 17.30, nella sala Conferenze del Comune di Avezzano dove i presidenti delle Associazioni di Categoria, hanno fissato un incontro aperto ai Sindaci della Marsica, ai presidenti ed agli amministratori di Regione e Provincia, ai sindacati, ai rappresentanti delle società pubbliche ed agli imprenditori.
“La Marsica, nella quale si è sedimentata nel tempo una visione territoriale unitaria e coesa intorno alla forza economica del bacino del Fucino e alla funzione strategica e connettiva della città di Avezzano”, affermano i responsabili delle associazioni, Fabrizio Lobene (Confagricoltura), Giuliano Montaldi (Confcommercio), Carlo Rossi (Confesercenti), Lorenzo Angelone (Confartigianato) e Francesco D’Amore (CNA) “vive una fase di transizione strutturale, che obbliga ad individuare nuovi obiettivi per la qualità dello sviluppo entro le dinamiche sociali ed economiche che coinvolgono l’Europa e l’Italia. L’obiettivo della proposta di lavoro condiviso e programmato è finalizzato a indagare una prospettiva comune per la città di Avezzano e il territorio della Marsica.
Un metodo strutturato, contributo tecnico strumentale per guardare non solo al domani, ma a una prospettiva di medio termine”.
Per cambiare rotta le associazioni di categoria confidano nell’adesione degli amministratori.
I rappresentanti di:
Confagricoltura, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna