Un centro di eccellenza, diretto dal Prof. Antonio Ruggero, con cui la nostra Pediatria, la nostra Asl, grazie al Dott. Maurizio Mantovanelli, dell’ospedale di Avezzano ha stretto una convenzione diretta. Garantire le migliori cure, arrivare alle diagnosi precoci, attraverso un necessario e indispensabile iter formativo per i pediatri di base, è fondamentale per riuscire a salvare più vite possibili.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto ieri, mercoledì 15 gennaio, presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, per inaugurare il reparto di Oncologia Pediatrica e di Neurochirurgia Infantile.
Il Ministro è stato accolto dai vertici istituzionali della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS Giovanni Raimondi, Presidente, Marco Elefanti, Direttore Generale, Rocco Bellantone, Direttore Governo Clinico.
Al taglio del nastro del reparto erano presenti inoltre Alessandro Olivi, Direttore dell’UOC di Neurochirurgia del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS, Antonio Ruggiero, Direttore dell’Oncologia Pediatrica, e il neurochirurgo infantile Professor Gianpiero Tamburrini, della Neurochirurgia Infantile del Policlinico Gemelli, con loro l’equipe medica e sanitaria dei reparti nonché volontari delle Associazioni impegnati nel sostengo ai piccoli degenti e alle loro famiglie.
Il Ministro Speranza ha detto “Guardare negli occhi questi genitori dà il senso del valore del Servizio Sanitario Nazionale. I bambini che hanno problemi di salute così seri, hanno bisogno di uno Stato forte che sia in grado di difendere fino in fondo il diritto alla salute. Penso che qui più che mai si capisca il senso dell’articolo 32 della Costituzione. Per questo dobbiamo dare forza al nostro Servizio Sanitario Nazionale, per questo dobbiamo continuare a fare tutto il possibile per continuare a investire sulla nostra sanità”.
L’Oncologia Pediatrica del Gemelli si articola su due piani, dispone di un reparto di degenza con 10 posti letto, un Day Hospital con 5 posti letto e ambulatori, spazi e servizi adeguati ad accogliere i bambini e le loro famiglie in un’ottica di umanizzazione dell’ospedalizzazione con sala giochi, un giardino pensile attrezzato, una sala per gli adolescenti con computer, playstation, televisore e spazio lettura, una cucina attrezzata a disposizione delle mamme dei pazienti. In questo modo il nuovo reparto offre maggiori spazi alle famiglie e ai piccoli pazienti che possono così portare avanti le terapie oncologiche affiancate da tutta una serie di attività di supporto che vanno dal laboratorio di pittura e ceramica fino alla scuola passando per attività di arti marziali.
Il reparto di Oncologia Pediatrica del Gemelli segue oltre 300 bambini e ragazzi con circa 60 nuove diagnosi ogni anno che vengono da tutta Italia, in particolare dal centro sud. I due tipi di tumori più frequenti sono quelli cerebrali e le leucemie linfatiche acute.
“Nel mondo dell’oncologia pediatrica molto è cambiato – ha detto Ruggiero- a oggi il 70% dei bambini guarisce, ma questo non vuol dire guarigione per tutti. Purtroppo per alcuni tipi di tumore le terapie di cui disponiamo non sono così efficaci da garantirne la guarigione. Questo nuovo reparto cerca di dare più spazio alla qualità’ delle cure, che significa avere più spazi dedicati alle attività di supporto alle terapie. Accanto a questo la necessità di una ricerca per identificare medicinali più efficaci per alcuni tipi di tumori dove le attuali terapie non sono così promettenti”.
Uno dei settori di eccellenza del Gemelli è la Neuro Oncologia pediatrica. In particolare il Gemelli si distingue per la cura dei tumori cerebrali nei bambini. “Ogni anno ha detto Tamburrini – al Policlinico Gemelli si eseguono circa 70 nuovi interventi di tumore cerebrale nel bambino, con diagnosi sempre più precoci e bambini sempre più piccoli. Un bambino richiede delle specialità in trattamento e nell’assistenza post operatoria. Da sempre ci siamo concentrati su interventi meno invasivi possibili”.
“Il Gemelli è una struttura importante che svolge un servizio pubblico essenziale per una comunità, che non è solo quella di Roma e del Lazio, qui vengono tante persone anche da regioni diverse – ha concluso il Ministro della Salute, Roberto Speranza – noi dobbiamo prenderci cura di tutti coloro che difendono il diritto alla salute e il Gemelli è una struttura che fa esattamente questo e quindi va tutelata e difesa”.