AVEZZANO – Al momento in Procura è in corso la procedura per la nomina del consulente tecnico che in questo caso è previsto nella modalità collegiale, ovvero saranno in due perché il decesso è avvenuto in ospedale. Sono già stati individuati dei professori a cui conferire l’incarico per l’esame autoptico, ma nessun nominativo è ancora stato reso noto. Una volta espletate le nomine verrà fissata l’autopsia sulla salma della giovane che verrà effettuata presso l’Ospedale Civile di Avezzano.
L’avvocato Leonardo Casciere, raggiunto dai nostri microfoni ha dichiarato che “la ragazza non soffriva di nulla se non di patologie tipiche, ovvero ernie alla schiena. Il principio dell’esposto è basato sul fatto che sia entrata in pronto soccorso il giorno prima e che l’abbiano mandata a casa. Bisogna verificare se siano stati effettuati gli accertamenti giusti. A nostro avviso – continua l’avvocato Casciere – non sono stati fatti. Bisognava quanto meno avere un’attenzione particolare per una ragazza di 26 anni, cosa che non è stata fatta e per questo noi chiediamo che si accerti se ci siano state o meno delle responsabilità. La famiglia è devastata, perdere una figlia a 26 anni, sapendo che è entrata al pronto soccorso la sera prima per essere poi dimessa salvo tornarci la mattina seguente per uscirne morta, è una situazione assolutamente inaccettabile”.
Allo stato degli atti l’esposto è contro ignoti. Se si stabilirà che ci sono dei medici responsabili allora sarà il pubblico ministero a procedere.