AVEZZANO – Si è svolta ieri pomeriggio, presso l’Aia dei Musei ad Avezzano, la conferenza , a cura del Prof. Cesare Letta, “Prove di scrittura. Le primissime iscrizioni dei Marsi”. Oggetto dell’incontro lo studio di due lamine bronzee, una scomparsa e l’altra esposta al Museo del Louvre. Esse risalgono al III secolo avanti Cristo, sono scritte in latino e testimonierebbero, da parte del popolo Marso la precoce volontà di “autoromanizzarsi”, così come ha detto ai nostri microfoni il Prof. Letta.
L’evento è stato organizzato dalla associazione AntiquaE’, che ha allestito anche la mostra iconografica “Tesori perduti. Tesori ritrovati” in cui vengono poste all’attenzione dei visitatori testimonianze del nostro patrimonio artistico di cui, per varie cause, non ultima il terremoto del 1915, siamo stati depauperati. Ma la cultura Marsa non può e non deve perdersi e ne dobbiamo essere testimoni orgogliosamente consapevoli. E in questo risiede il valore della mostra, in questo ritrovarsi e riconoscersi in frammenti di un passato che sembrava perduto e che invece è ancora è vivo e continua a raccontarci le storie di un popolo, il nostro popolo, forte e gentile che ha saputo essere un fiero avversario, prima, e un fortissimo alleato, dopo, del popolo romano.
“Una mostra documentaria e di denuncia – ci ha detto la dott.ssa Flavia De Sanctis, presidente della associazione AntiquaE’- perché tanti sono i tesori del popolo marso, solo che sono poco conosciuti”.
E nell’ottica della riscoperta della nostra identità è stata organizzata la conferenza, perché le lamine bronzee ritrovate sono un nuovo tassello del puzzle della nostra identità marsa.
La presentazione è stata a cura della dott. ssa Emanuela Ceccaroni della Soprintendenza ai beni archeologici d’Abruzzo.