L’AQUILA – Un mix di amarezza, sconcerto e preoccupazione per l’approccio scelto dall’azienda in tema di relazioni sindacali in occasione dell’incontro del 17 dicembre 2019 presso la sede di Confindustria di L’Aquila con RSU di stabilimento e Organizzazioni Sindacali territoriali.
Viste le incomprensibili mancate convocazioni da parte dell’azienda alle richieste di incontro unitarie inviate dalle Organizzazioni Sindacali il 30 giugno 2019, 23 luglio 2019 e 6 novembre 2019, la FIOM-CGIL, grazie al richiamo esplicito a un preciso articolo del CCNL, è riuscita a ottenere un tavolo di carattere informativo.
In antitesi con quanto suggerito dal vice capo di Gabinetto del Ministero dello Sviluppo Economico in occasione dell’incontro di ottobre in merito all’opportunità di rafforzare le relazioni sindacali a livello territoriale, suggerimento peraltro apparentemente raccolto dal rappresentante dell’azienda presente in quella sede (“incalzateci”, disse rivolto alle Organizzazioni Sindacali territoriali), nella giornata del 17 dicembre l’azienda, visibilmente rigida e prevenuta nei confronti della parte sindacale, si è subito trincerata dietro una pretestuosa seppur legittima richiesta di riservatezza delle informazioni che sarebbero state fornite e si è addirittura resa indisponibile a condividere un verbale che cristallizzasse i contenuti dell’incontro.
Alle puntuali domande della FIOM su: assetto societario, evoluzione del CDS visto il superamento dei principali scogli che ne avevano determinato l’avvio (“sostituzione del sistema gestionale c. d. MES” e “ricerca e individuazione di nuovi partner”, come si legge nelle premesse dell’accordo non sottoscritto dalla FIOM), criticità del controllo del processo produttivo, scelte e previsioni di attività, situazione del contratto commerciale con il cliente ON Semiconductor le riposte dell’azienda sono state talmente generiche e evanescenti da lasciare a dir poco perplessi rispetto alla iniziale richiesta di riservatezza.
Il messaggio esplicito dell’azienda è stato quello di una sostanziale indisponibilità a fornire informazioni compiute a RSU e Organizzazioni Sindacali territoriali, rimandando ogni discussione all’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico, attualmente non ancora calendarizzato.
Invitando Lavoratori, cittadinanza, politica e Istituzioni a riflettere sulla scelta dei rappresentanti di LFoundry di chiudersi, in una fase così complessa, rispetto a un modello di relazioni sindacali di buon senso improntato a trasparenza e collaborazione, la FIOM-CGIL continuerà incessantemente a “incalzare” l’azienda a tutela e nell’interesse dei lavoratori dello stabilimento di Avezzano.