ROMA – Ennesimo sabato sera di sangue sulle strade italiane. Nove persone, tra cui 5 giovanissimi, hanno perso la vita in seguito a numerosi incidenti stradali avvenuti tra Veneto, Lazio e Sicilia. Coinvolto anche un ciclista, falciato da un’auto nel Trevigiano.
Il bilancio più pesante arriva da Noventa di Piave, paese del Veneziano dove tre giovani, due ragazze di 23 e 25 anni e un ragazzo di 20, hanno perso la vita dopo uno schianto frontale. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, che stanno indagando sulle cause, l’incidente sarebbe stato causato dall’invasione della corsia opposta da parte della Punto guidata da Chiara Brescaccin che aveva al suo fianco Matteo Gava. L’auto ha così centrato la Citroen C3 sulla quale viaggiava Giulia Bincoletto, figlia del titolare di un noto locale della zona, di rientro da una festa. Al momento gli investigatori escludono la nebbia e il ghiaccio come possibili cause dell’incidente. Probabile, invece, una distrazione.
Tragedia anche in Sicilia, nel Catanese, dove un 16enne è morto dopo essere stato sbalzato fuori dall’auto sulla quale viaggiava con altri amici. Fatale l’impatto con un muretto.
Sono stati 79 gli incidenti gravi avvenuti nelle ore notturne dei fine settimana, venerdì e sabato, di ottobre e novembre (35 al nord, 20 al centro e 24 al sud), con almeno un conducente ‘under 40’, in cui sono morti 50 giovani e 166 sono rimasti gravemente feriti, “e il primo fine settimana di dicembre ha confermato una situazione di rischio elevato”: sono dati diffusi dall’Asaps, associazione sostenitori Polstrada, che ha riattivato l’Osservatorio sulle ‘stragi del sabato sera’, sospeso nel 2015 quando il fenomeno sembrava assestato dopo un notevole ridimensionamento.
“Nel 2001 – ricorda il presidente Giordano Biserni – morirono 917 persone, in gran parte giovani e giovanissimi. Dopo una serie di interventi efficaci (patente a punti, distribuzione etilometri, campagne informative, leggi severe) si arrivò nel 2015 a poco più di 300 vittime, sempre tante ma in calo del 65%. Roba da andarne fieri per noi che siamo nati nel ’91, quando proprio le stragi del fine settimana furono lo start che diede vita all’Asaps. Poi dal 2018 abbiamo ricominciato a vedere il ripetersi degli incidenti delle notti del fine settimana”.
L’Asaps pone il dito sull’allentamento dei controlli, “con la carestia segnalata più volte degli etilometri, solo ora in lenta ripresa, e qui va riconosciuto lo sforzo fatto dal Ministero dei Trasporti con più banchi di prova per la revisione annuale e disponibilità di maggior personale dedicato a queste attività”. Ed ancora, “la carenza sempre più pronunciata di pattuglie soprattutto su strade statali e provinciali, quelle con il più elevato tasso di mortalità, l’ormai assoluta latitanza di campagne contro l’abuso di alcol e l’uso di droghe alla guida, l’uso indiscriminato dei cellulari alla guida sia in fonia e ancor più in messaggistica e navigazione web”. A dimostrazione, commenta Biserni, “che appena si abbassa la guardia i fenomeni tragici sulle strade tornano a riproporsi drammaticamente”.
Fonte. ANSA