CELANO – “Concerto per la Vita – Aspettando il Natale” è l’evento con il quale l’Associazione “Mario Lucci – Musica e Cultura” ha voluto rendere omaggio alla “Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità”, in piena sintonia con quanto sostenuto dal Mibact all’insegna dello slogan “Un giorno all’anno tutto l’anno”.
Un concerto ideato ed organizzato in collaborazione con il Polo Museale dell’Abruzzo, nella persona della Dott.ssa Marina Nuovo. Un pomeriggio musicale svoltosi all’interno del suggestivo Castello Piccolomini di Celano (Aq) in cui il soprano e direttore artistico Ilenia Lucci si è esibito insieme al flautista Stefano Mammarella e al pianista Guido Cellini.
Un Trio di eccellenze abruzzesi che hanno all’attivo un’intensa attività concertistica in varie formazioni cameristiche e in collaborazione con diverse orchestre. Rilevante e ricca di emozioni l’esibizione dei ragazzi del Centro Anffas di Celano (Aq), invitati da Ilenia Lucci per l’occasione, i quali hanno voluto augurare al pubblico presente un buon Natale sulle note di famosi brani natalizi, sotto la direzione dei Maestri Mario Di Legge e Francesco Vitagliani.
Gli artisti hanno ricevuto forti applausi dal pubblico presente, entusiasta ed emozionato dalle coinvolgenti note. Immancabile la richiesta del bis: “La vita è bella” eseguita dal Trio, dai ragazzi del Centro Anffas e dai Maestri Di Legge e Vitagliani. Un evento all’insegna della Musica Universale, che, come presentato dal soprano Ilenia Lucci, voleva essere un momento di condivisione, di gioia, superando ogni tipo di barriera. Il Concerto, sostenuto dalla Fondazione Carispaq, ha il patrocinio della Regione Abruzzo, del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, del Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo (CRAM), del Comune di Celano, dell’Associazione Italiani all’Estero-Firenze, dell’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia) – sez. di Avezzano. L’Associazione “Mario Lucci – Musica e Cultura” è una realtà fortemente attiva sul territorio abruzzese, attenta anche alle fasce più deboli.