L’AQUILA – “Fino a quando il popolo non impicca i banchieri” e “L’Italia di Conte ha firmato senza autorizzazione del Parlamento sovrano, un trattato che serve alla Germania impegnando l’Italia a versare 125 miliardi che non potrà mai avere indietro. Questo si chiama alto tradimento gli interessi nazionali. In tempo di guerra era punito con la fucilazione alle spalle”.
Sono i post comparsi sulla pagina Facebook del consigliere regionale abruzzese della Lega Simone Angelosante, scatenando una bufera mediatica e politica che ha costretto i vertici Lega abruzzesi a prendere in fretta e furia le distanze. Angelosante, si era già messo in evidenza per un altro episodio: la polemica con Roberto Vecchioni, colpevole di aver cantato Bella Ciao in un concerto nella sua Ovindoli, dove è sindaco: “Propaganda di basso livello“, aveva scritto sempre su Facebook.
E non tarda, appunto, anche in questo caso, la comunicazione dai vertici abruzzesi Lega, che si dissociano dalle affermazioni del consigliere regionale.
“La Lega Abruzzo prende nettamente le distanze dalle frasi pubblicate sul proprio profilo Facebook dal consigliere regionale Simone Angelosante. Pur confermando i giudizi negativi già espressi in sede parlamentare sul Mes, la Lega non ritiene quelle affermazioni consone a un dibattito che, se pur aspro, deve sempre essere confinato nell’alveo della civiltà e del rispetto“, spiega in una nota il nuovo coordinatore regionale, il deputato Luigi D’Eramo.