E’ uscito venerdì 15 novembre il primo capitolo di ‘Note di viaggio’, il progetto discografico dedicato alle canzoni di Francesco Guccini, arrangiate per l’occasione da Mauro Pagani. Ad interpretare dodici brani del repertorio del cantautore, si è prestata una lunga lista di nomi noti della musica italiana, da Giuliano Sangiorgi (‘Stelle’) a Malika Ayane (‘Canzone quasi d’amore’), passando per Ligabue (Incontro’), Elisa (‘Auschwitz’), Samuele Bersani e Luca Carboni (‘Canzone delle osterie di Fuori Porta’), Manuel Agnelli (‘L’avvelenata’), Carmen Consoli (‘Scirocco’), Nina Zilli (‘Tango per due’), Brunori Sas (‘Vorrei’) e Margherita Vicario (‘Noi non ci saremo’).
“All’inizio ho pensato a tre o quattro brani da proporre a ciascuno – ha detto Mauro Pagani – ma poi in tanti sono arrivati con la loro proposta, perché le canzoni di Francesco per molti di loro sono state parte della rispettiva formazione musicale”. La copertina dell’album è un’opera realizzata dall’artista Tvboy che rappresenta Guccini e Pagani su una barca, circondati da tutte le voci che hanno messo lo zampino nel progetto discografico. Lo street artist ha realizzato la sua opera la mattina del 29 ottobre a Bologna, nei pressi di via Paolo Fabbri.
“E’ interessante vedere come tanti artisti di generazioni diverse – ha detto Guccini – interpretino a modo loro le mie canzoni. A volte, nel tempo, è sembrato che io avessi scritto solo tre canzoni come ‘Dio è morto’, ‘La locomotiva’ e ‘L’avvelenata’, ma c’è stato molto altro oltre a queste”. Tra le canzoni che sono finite nella scaletta di ‘Note di viaggio’, del quale ci sarà anche un capitolo secondo previsto per il prossimo anno e sul quale Pagani è già al lavoro, c’è anche l’inedito ‘Natale a Pavana’ cantato dallo stesso Guccini utilizzando direttamente il dialetto pavanese.
“Nonostante alcuni singoli episodi – ha detto il cantautore – come questo ma anche come è capitato con Vecchioni e con Morgan, non ho nessuna intenzione di rimettermi a cantare. Faccio lo scrittore come sognavo da piccolo prima ancora di cominciare a fare canzoni. Non sono più nemmeno capace di suonare le mie chitarre che ho messo in un angolo e non tocco mai. Solo qualche volta, con gli amici, mi viene da fare una cantata”. Da Pavana, dove Pagani lo ha anche dovuto raggiungere per registrare l’inedito, Guccini non perde di vista però l’attualità. “E’ una cosa vergognosa che una sopravvissuta ad un campo di concentramento sia costretta ad avere una scorta – ha detto Guccini a proposito della recente cronaca che ha visto protagonista la senatrice Liliana Segre – così come è stata vergognosa l’astensione in Parlamento (a proposito della costituzione di una commissione a nome della Senatrice, ndr)”
(ANSA)