AVEZZANO – Sono costretto a tornare, ancora una volta, sul tema del trasporto pubblico ferroviario, di fronte al silenzio della Regione Abruzzo. Tra i dieci importanti obiettivi riguardanti la Cura del Ferro in Abruzzo, tutti finanziati dalla precedente Giunta Regionale, c’è il miliardo e 556 milioni di euro che si trova nel contratto di programma RFI – MIT per quanto riguarda il potenziamento della tratta ferroviaria Pescara – Roma.
Adesso, però, occorre la cantieristica e non bisogna perdere tempo, altrimenti le risorse finiranno altrove, come giustamente ricorda l’ex Presidente della Regione Abruzzo Sen. Dott. Luciano D’Alfonso. L’Abruzzo deve necessariamente puntare su un potenziamento dei collegamenti ferroviari con l’Europa e anche via mare con i Balcani, il Medio Oriente e i Paesi del Sud-Est del Mediterraneo. E’ necessario sviluppare un asse trasversale intermodale, che permetta di ridurre il traffico su gomma, lungo il Corridoio V Mediterraneo (Barcellona-Civitavecchia –Pescara – Ortona- Vasto- Ploce), valorizzando le Autostrade del Mare, riducendo i consumi, le emissioni di CO2, l’incidentalità, gli intasamenti, i costi e i tempi di percorrenza. Il Corridoio tra i porti di Civitavecchia, Pescara, Ortona e Vasto incrocia l’area metropolitana di Roma (secondo mercato nazionale), tre Aeroporti (Pescara, Ciampino e Fiumicino), tre Interporti (Orte, Avezzano e Manoppello), il Parco logistico di Roma Nord e il Centro Amazon di Fiano Romano. Va sottolineato come la trasversale Lazio-Abruzzo, al di là della componente trasportistica delle merci, configuri una logica di coinvolgimento delle aree interne, attraversando i bacini intermontani della Piana del Cavaliere, del Fucino e della Valle Peligna, colpiti dalla deindustrializzazione, ma dotati di grandi valenze agricole, ambientali e culturali. La Marsica, con l’abbondanza di spazio di cui dispone, potrà offrire un Interporto potentissimo, una piattaforma logistica avanzata, una delle zone più attrezzate d’Europa. Da ultimo sarebbe bello poter ripristinare un treno veloce non stop con tre fermate intermedie (Chieti – Sulmona – Avezzano): ma è solo un desiderio, visto il momento difficile che stiamo attraversando per il trasporto noi delle aree interne dell’Abruzzo.
Aurelio Cambise (PD)