ROMA – Un incredibile colpo d’occhio per chi, come noi, ha partecipato a Roma, accolti nella struttura del Convention Center La Nuvola, all’ incontro degli oltre 4000 sindaci dei piccoli Comuni d’Italia, organizzato da Poste Italiane.
Più di 4000 fasce tricolore che hanno dato la percezione della vera ossatura di questa nostra Italia.
Certo è che l’evento risale a qualche giorno fa, ma noi lo abbiamo voluto valutare in altra prospettiva. Per questo ne parliamo solo ora.
Nell’agenda della giornata, gli interventi previsti sono stati nell’ordine:
Maria Bianca Farina Presidente Poste Italiane, Antonio Decaro –presidente ANCI, Nunzia Cataldo -Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali-, Roberto Gualtieri –Ministro dell’Economia e delle Finanze-, Giuseppe Conte –Presidente del Consiglio dei Ministri-, Francesco Boccia –Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie-, Paola Pisano –ministro per l’Innovazione Tecnologia e le Organizzazioni-, Giuseppe Provenzano –Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale-, Dario Franceschini -Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo-, Matteo Del Fante –Amministratore Delegato e Direttore Generale Poste Italiane a lui le conclusioni.
La lettera del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dato inizio ai lavori.
“Le sempre più rapide trasformazioni economiche e sociali presentano rischi di varia natura per la qualità della vita delle popolazioni dei piccoli comuni italiani, talvolta mettendo persino in discussione il loro equilibrio vitale. E’ importante evitare isolamenti e abbandoni, è necessario prestare cura alla pluralità dei territori, alla varietà del patrimonio civile, culturale, ambientale. (…)..Così come la comunità nazionale è più solida e coesa quando le diseguaglianze si riducono, quando la rete delle connessioni tra i suoi territori è più efficace. E’ quando i diritti dei cittadini e i servizi a loro accessibili rispondono davvero a un criterio di universalità che la Costituzione risulta applicata. Uno sforzo convergente di istituzioni, imprese società civili, è indispensabile a questo scopo.”
Se l’arrivo del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ha fatto scaturire gli applausi della platea, meno cordialità è stata dimostrata nei confronti dell’ onorevole Maria Elena Boschi, accolta dai fischi.
Un incontro dove i vertici della politica italiana hanno proferito le consuete dichiarazioni inerenti le prospettive per il bene del Paese. D’obbligo segnalare quanto da Poste Italiane, organizzatrice dell’incontro, è stato divulgato e reso partecipi tutti dei notevoli e importanti nuovi servizi, messi a disposizione negli uffici delle realtà locali con meno di 5.000 abitanti. Obiettivi raggiunti con l’intesa e la collaborazione dei Piccoli Comuni. Tra le tante promesse mantenute, espresse nell’ assemblea dello scorso anno, quella di non chiudere nessun ufficio postale.
Davvero innumerevoli gli interventi effettuati: dall’ abolizione delle barriere architettoniche per i disabili, all’istallazione di oltre 600ATM Postamat; dall’attivazione di servizi a domicilio e presso esercizi convenzionati nei Comuni privi di ufficio postale, alla donazione di spazi o immobili destinati ai residenti per attività sociali della comunità dei piccoli centri d’Italia.
Andrebbe valutato in modo diverso il confronto del conduttore con circa 10 sindaci, dei piccoli Comuni d’Italia, prescelti a testimoniare gli interventi di cui hanno beneficiato grazie a Poste Italiane. Ecco appunto, i beneficiari, dove ovvia e scontata la gratificazione palesata, ma ciò che ha dato davvero senso alla loro presenza, in realtà, è stata la loro dichiarazione che ben presto si è trasformata in un appello, a sostegno amministrativo, rivolto ai grandi Referenti del Governo Italiano presenti in aula.
“I ragazzi hanno bisogno di un modello di riferimento. Sono le istituzioni che devono diventare modello di riferimento di legalità e dimostrare di essere al servizio del Paese, di concepire quel concetto universale del bene comune e non del bene proprio personale.” E ancora:
“Noi dovremmo favorire l’occupazione nei nostri piccoli comuni: bene ha fatto Poste ad invertire la rotta, il problema principale è lo spopolamento. Sono 5 anni che esiste una legge nazionale che parte dal Trentino e arriva in Sicilia, che ha una quotazione finanziaria irrisoria di 100milioni. Il Ministro Gualtieri ha detto che da quest’anno il finanziamento sarà di 200 milioni, ma qui abbiamo bisogno di miliardi.”
“Penso che un amministratore pubblico non possa permettersi di essere un pessimista. Come possiamo tenere insieme questo paese partendo dal ragionamento che l’Italia è un Paese fatto da paesi? La sfida del futuro è la sfida dell’ambiente e non la si vince se non si tiene conto della tecnologia. Noi sindaci dei piccoli comuni siamo dei combattenti sui territori che vogliono garantire servizi e dignità alle proprie comunità. Molte volte le rappresentazioni folcloristiche non ci piacciono, perché noi amministriamo con impegno e dedizione quello che è il nostro Paese, quindi nessuno di noi è un pessimista. Qui d’avanti avete 5000 guerrieri pronti ad affrontare le sfide del futuro del nostro Paese. Ci vuole un impegno specifico e speciale, per questa parte di Italia che se noi non garantiamo i servizi, l’apertura delle scuole, gli uffici, le poste, ci perdiamo l’Italia del sapere.”
Il Ministro Francesco Boccia rivolto ai sindaci ha espresso una significativa considerazione, “voi fate volontariato, un volontariato che spesso è sottovaluto da gran parte delle istituzioni, invece penso che sia il punto più vicino tra la vita reale delle nostre comunità e le istituzioni. E’ facile investire nelle città metropolitane, è facile fare investimenti tecnologici dove c’è business e dove c’è denaro, e quasi impossibile farlo nei loro borghi, ed è un obbligo dello Stato, dobbiamo farlo noi e dobbiamo assumerci questa responsabilità. Verrà avviato il lavoro della revisione del testo unico agli Enti Locali, pieno di buchi che danneggiano spesso i piccoli comuni. Se pensiamo, così come stiamo pensando, di responsabilizzare le città metropolitane negli interventi nelle periferie, non possiamo non mettere sullo stesso livello, i 5400 comuni di cui stiamo parlando oggi. Per quei 10 milioni di italiani, che non sono di serie B, abbiamo la necessità di assicurare gli stessi diritti di una società metropolitana.”
In questo giorni con le commissioni parlamentari è in discussione il contratto di servizio universale di Poste Italiane. Quel contratto che garantisce una parte delle remunerazioni che assicura anche la tenuta degli uffici locali aperti. All’interno del contratto verrà data la possibilità, in particolare ai comuni al di sotto dei 5000 abitanti, di poter accedere al tema della tesoreria, al tema delle connessioni internet e tutta un’altra serie di servizi, importanti da conoscere, che l’ Azienda fornisce e mette a disposizione.
Dal 2012 sul territorio della Marsica non sono state effettuate chiusure di Uffici Postali se non quello relativo alla frazione di Cese, nel 2014. Le razionalizzazioni in Abruzzo sono autorizzate dall’AGCOM – L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni- che ha disposto dei vincoli normativi, vale a dire tagli in considerazione di uffici postali “diseconomici“.
REGIONE | FILIALE PROVINCIALE | N. UFFICI POSTALI | N. ATM
POSTAMAT |
ABRUZZO | CHIETI | 141 | 87 |
L’AQUILA | 160 | 64 | |
PESCARA | 80 | 58 | |
TERAMO | 93 | 50 | |
TOTALE | 474 | 259 |
La situazione marsicana della presenza degli sportelli degli uffici postali appare cosi :
COMUNE |
TOT UP |
AIELLI | 2 |
AVEZZANO | 6 |
BALSORANO | 1 |
BISEGNA | 1 |
CANISTRO | 2 |
CAPISTRELLO | 2 |
CAPPADOCIA | 1 |
CARSOLI | 3 |
CASTELLAFIUME | 1 |
CELANO | 2 |
CERCHIO | 1 |
CIVITA D’ANTINO | 2 |
CIVITELLA ROVETO | 2 |
COLLARMELE | 1 |
COLLELONGO | 1 |
GIOIA DEI MARSI | 2 |
LECCE NEI MARSI | 1 |
LUCO DEI MARSI | 1 |
MAGLIANO DE’ MARSI | 2 |
MASSA D’ALBE | 2 |
MORINO | 1 |
OPI | 1 |
ORICOLA | 1 |
ORTONA DEI MARSI | 1 |
ORTUCCHIO | 1 |
OVINDOLI | 1 |
PERETO | 1 |
PESCASSEROLI | 1 |
PESCINA | 2 |
ROCCA DI BOTTE | 1 |
SAN BENEDETTO DEI MARSI | 1 |
SAN VINCENZO VALLE ROVETO | 2 |
SANTE MARIE | 1 |
SCURCOLA MARSICANA | 2 |
TAGLIACOZZO | 3 |
TRASACCO | 1 |
Molti sono comunque i disagi che i lettori di volta in volta ci segnalano: mancanza dell’ATM Postamat, personale carente in determinati periodi dell’anno o difficoltà di accesso alla struttura. La nostra testata giornalistica è pronta ad accogliere ogni vostro reclamo o segnalazione che invieremo prontamente a destinazione.
Il principale merito del megagalattico incontro, opinione personale, ha portato ovviamente (nulla si fa per niente n.d.r.) a conoscere le grandi manovre imprenditoriali di Poste Italiane S.p.A. ma, soprattutto, è stata l’opportunità di poter segnalare i comuni disagi amministrativi all’ Azienda ospitante e in primis al prestigioso auditorium di politici.