AVEZZANO – MarsicaWeb, unita alla campagna di prevenzione alla lotta contro il tumore al seno, allo scadere del tempo, vuole sollecitare le proprie lettrici, e non solo, all’importanza della prevenzione.
Un segnale importante per capire il significato di prevenzione. Un sondaggio che segnala livelli davvero significativi del riscontrare, sul nascere, la problematica medica. Dalle statistiche, che riguardano la regione Abruzzo, si riscontrano oltre 800 casi che hanno però una percentuale di guarigione dell’85%.
“Nel 2018 in Italia sono stati diagnosticati 52.300 nuovi casi di tumore maligno della mammella, il tumore oggi più frequente non solo nel sesso femminile (in tutte le fasce d’età) ma considerando anche tutta la popolazione italiana. Il carcinoma della mammella, inoltre, rappresenta ancora la prima causa di morte per neoplasia nelle donne. Per questi motivi è necessario riportare gli aggiornamenti relativi agli aspetti diagnostico-terapeutici raggiunti, senza tralasciare argomenti che sempre più stanno diventando rilevanti: il counseling genetico, la comunicazione con la donna affetta da carcinoma mammario, l’importanza degli stili di vita in ambito di prevenzione primaria e terziaria.” (Stefania Gori Presidente Nazionale AIOM -Ass.ne Italiana Oncologia Medica- 2017-2019).
Per la serietà che ci contraddistingue riportiamo fonti di alta professionalità affinchè possano essere d’incentivo e di sprone ad effettuare la prevenzione. Sintomi e segni ai quali prestare attenzione:
“Anche se l’obbiettivo principale è arrivare alla diagnosi di un tumore al seno prima che esso dia sintomi, osservando il proprio seno è possibile scorgere possibili segnali di malattia. Il primo segno a cui prestare attenzione è l’aumento di consistenza alla palpazione dovuto alla presenza di noduli. Altri possibili segni di malattia sono delle piccole rientranze della cute facilmente visualizzabili ponendosi a braccia alzate di fronte ad uno specchio. Non solo, anche l’osservazione dei capezzoli è molto importante: secrezioni sierose o ematiche e lesioni eczematose possono essere un segnale di malattia. Infine, altro sintomo da non è l’ingrossamento dei linfonodi sotto l’ascella.(Fondazione Veronesi)
“È possibile ridurre il proprio rischio di ammalarsi con un comportamento attento e con pochi esami di controllo elencati più sotto. È bene fare esercizio fisico e alimentarsi con pochi grassi e molti vegetali (frutta e verdura, in particolare broccoli e cavoli, cipolle, tè verde e pomodori).
La mammografia è il metodo attualmente più efficace per la diagnosi precoce. Le Linee guida del Ministero della salute suggeriscono di eseguire una mammografia ogni 2 anni, dai 50 ai 69 anni di età, ma la cadenza può variare a seconda delle considerazioni del medico sulla storia personale di ogni donna. Nelle donne che hanno avuto una madre o una sorella malata in genere si comincia prima, verso i 40-45 anni. In anni recenti la discussione sulla utilità della mammografia (che individua molti tumori, come i carcinomi duttali in situ, che non avrebbero probabilmente bisogno di trattamenti aggressivi) ha portato molti medici a considerare la possibilità di suggerire età di esordio e frequenza della mammografia sulla base delle caratteristiche della singola paziente piuttosto che sulla base di linee guida e screening uguali per tutte.
L’ecografia è un esame molto utile per esaminare il seno giovane, dato che in questo caso la mammografia non è adatta. Si consiglia di farvi ricorso, su suggerimento del medico, in caso di comparsa di noduli. La visita: è buona abitudine fare una visita del seno presso un ginecologo o un medico esperto almeno una volta l’anno, indipendentemente dall’età.” AIRC
L’intento, nella nostra linea editoriale, con una redazione prevalentemente “rosa”, è ricordare a tutti che : “Prevenire è meglio che curare”.
La sede LILT –Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori –in via Vidimari 64 di Avezzano- nella sua attività ha intensificato, in questo mese dedicato alla prevenzione, le visite senologiche.