AVEZZANO – C’è di nuovo in circolazione il misterioso documento, che misterioso per noi di MarsicaWeb non è, che aleggia sulla politica cittadina e riguarda Fratelli d’Italia. Un enigma che si riflette direttamente sulle sorti della DeAngelisAmministrazione caduta l’8 giugno scorso ormai, che ci porta a fare un tuffo nel passato.
Tutto ha inizio un paio di giorni prima dell’ 8 giugno, con una nota, a firma dei vertici regionali e provinciali del partito della Meloni, con la quale si smentiva ogni frizione col Comandante, come invece sostenuto da altri, in primis Leonardo Rosa e, come noto, dal coordinatore di Avezzano Aurelio Bruni. Addirittura si portava ad assicurare il voto contro la probabile sfiducia ad Iride Cosimati dal ruolo di Presidente del Consiglio comunale e a favore del bilancio consuntivo 2018, la cui seconda bocciatura ha comportato la fine della DeAngelisAmministrazione. La Cosimati apparteneva al partito Fratelli d’Italia, e a lei va attribuita la nomina dell’assessore Francesca Novella, suo legale difensore nel procedimento davanti alla Corte dei Conti per il nuovo Comune mai finito.
Torniamo ad oggi. Il consigliere provinciale Gianluca Alfonsi, rieletto trionfalmente in consiglio provinciale, annuncia di aderire a Fratelli d’Italia e, a distanza di poche ore, su alcune testate web viene “sfornato” uno scoop. Peccato, però, che si tratti di una “notizia” vecchia di mesi, di cui all’epoca si discusse ampiamente e che anche MarsicaWeb dettagliò a dovere.
L’obiettivo dell’articolo è un duro attacco, guarda caso, proprio a Fratelli d’Italia e al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, reo, secondo la velina fatta circolare in quasi tutte le redazioni giornalistiche, di aver complottato contro l’amministrazione De Angelis, facendola cadere. Il documento del 7 giugno 2019, che viene presentato come inedito, ma che tale non è, è quello firmato dai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia e dai dirigenti locali del partito (tra cui il commissario provinciale Biondi) con il quale si rivolgevano al sindaco precise richieste, con particolare riferimento allo spostamento al centro del mercato (proposta condivisa dalla stragrande maggioranza degli amministratori), all’annullamento delle multe dello sciagurato T-Red e alla messa in sicurezza della pista ciclabile. De Angelis, anche in quell’occasione, si limitò alla solita scrollata di spalle e all’ormai famoso “fidatevi di me”.
La fiducia, tuttavia, era esaurita da un pezzo. Il consiglio comunale bocciò il bilancio provocando la caduta del sindaco, la maggioranza di 18 consiglieri si sbriciolò e, dettaglio non trascurabile, dei tre consiglieri di Fratelli d’Italia ben due votarono a favore di De Angelis. Imputare a Fratelli d’Italia la responsabilità dell’ingloriosa fine dell’amministrazione è alquanto ingeneroso. Nella conferenza stampa che ne seguì, peraltro, fu lo stesso De Angelis a smentire a chiare lettere ogni dissenso personale e politico con Biondi e a ribadire la stima per il primo cittadino del capoluogo di Regione.
Non crediamo che l’ex sindaco di Avezzano – che il documento lo conosceva bene – abbia cambiato idea al riguardo e non sappiamo da chi arrivi questa stravagante velina, ma addossare solo adesso la colpa a Biondi, così come lo è cavalcare l’avezzanesità, è oggettivamente pretestuoso. La questione, semmai, è un’altra e l’ha posta con schiettezza lo stesso Gianluca Alfonsi nel suo comunicato stampa, in cui ha annunciato di aderire a Fratelli d’Italia poiché Forza Italia, il suo vecchio partito, non lo ha riproposto tra i candidati della lista unitaria alle elezioni provinciali: “Sono molto felice per il risultato – ha dichiarato – ma un ringraziamento particolare voglio rivolgerlo al commissario provinciale di FdI Pierluigi Biondi, che mi ha offerto l’opportunità di essere ricandidato nella lista unitaria del centrodestra, dimostrando piena fiducia nel sottoscritto, una disponibilità che non era né dovuta né scontata e che mi ha confermato, una volta di più, la serietà del progetto politico di FdI, un partito che ha deciso di investire sulla Marsica dandomi la possibilità di continuare nel mio impegno in consiglio provinciale in favore dei nostri territori. Una sensibilità che altri non hanno avuto“. Rappresentare Biondi come il nemico della Marsica, pertanto, non fosse altro che per aver consentito al nostro territorio di essere rappresentato in Provincia, appare alquanto stonato.