CELANO – Dopo 800 anni il nostro Beato Tommaso è tornato a Celano. Già solo questo lasso di tempo trascorso, può giustificare la portata e l’importanza di un evento del genere che abbiamo vissuto con profonda emozione, unico nel suo genere per la nostra terra e forse per la nostra storia.
Il tutto è accaduto grazie alla sinergia e alla unione di intenti di diversi attori tutti protessi verso un unico obiettivo, ovvero venerare Tommaso già come Beato con rito civile e dare un impulso decisivo al Postulatore per la sua definitiva Beatificazione anche e soprattutto a livello religioso.
Voglio quindi assolutamente ringraziare per quanto accaduto domenica a Celano il Vescovo Pietro Santoro, Padre Attilio Terenzio, Padre Franco Rapacchiale, Don Ilvio Giandomenico, Don Gabriele Guerra, i frati Francescani di Celano e il sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio. Un doveroso ringraziamento va fatto assolutamente a tutte le confraternite di Celano e ai loro Priori, alle bande locali, all’Associazione Polifonica G. Corsi, a Natalia Pavlova e Sergio Meogrossi per le loro interpretazioni del Dies Irae e del Cantico Delle Creature e a tutti fedeli che hanno fatto visita alle Urna del Beato Tommaso nella chiesa di San Giovanni Battista.
Ciò che ci auguriamo è di aver iniziato un percorso attraverso la figura del Beato Tommaso utile a far capire quanto cultura e sviluppo possano procedere di pari passo.
Di quanto dobbiamo sentirci orgogliosi di essere i figli e gli eredi di Tommaso apprezzato in tutto il mondo come biografo di Santa Chiara e di San Francesco d’Assisi Patrono d’Italia e grazie al quale conosciamo le loro gesta.
Ora questo percorso non deve assolutamente interrompersi, deve proseguire e trovare di anno in anno nuova linfa e in tal senso porteremo un punto all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale di giovedì sulla Istituzionalizzazione della seconda domenica di Ottobre, dedicata ai festeggiamenti civili del Beato Tommaso.
Abbiamo inoltre presentato sabato scorso nella chiesa di San Francesco a Celano il “Cammino di Francesco e Tommaso”, un itinerario di 230 km che vede coinvolti 24 comuni tra Umbria, Lazio e Abruzzo che parte alternativamente dal Sacro Convento di Assisi dove si trova la tomba di San Francesco o da Castelvecchio Subequo luogo che custodisce la reliquia col sangue di San Francesco, passando per Celano che ha dato i natali al suo biografo Tommaso e Tagliacozzo che ne custodisce il corpo. Ora passeremo alla fase di realizzazione pratica e reale sui vari territori del Cammino stesso.
In più lanceremo una borsa di studio per effettuare ulteriori approfondimenti su Tommaso e la sua vita, visto che in merito paradossalmente si sa ancora troppo poco.
Il prossimo obiettivo che ci siamo fissati insieme agli organi religiosi è quello di una Peregrinatio Straordinaria del corpo del Beato Tommaso ad Assisi, in vista dell’ottavo centenario della morte di San Francesco nel 2026 e in tal senso abbiamo già ricevuto piena collaborazione da parte del Sindaco di Assisi Stefania Proietti che si è detta molto entusiasta dell’iniziativa invitandoci entro l’anno a stabilire le basi per un Patto di Amicizia programmatico pluriennale.
Sono passi decisivi per il nostro territorio che dobbiamo cogliere nella piena interezza, oltre che dal punto di vista religioso, anche in termini di sviluppo turistico ed economico, se solo pensiamo per un attimo a quanto giovamento ha tratto la città di Assisi dalla figura di San Francesco e della stessa Santa Chiara.
Settimio Santilli Sindaco di Celano