ROMA – “D Di Donne” è un unicum nella storia della musica, in quanto tutte le 10 canzoni contengono già dal titolo (oltre che nel concept del testo) un nome di Donna: sia esso nome proprio Amanda, Eleonora sei normale, Elisabetta, Margherita l’ossimoro, Eva piangeva, Sarà Sara o figurato. Sono rappresentate tutte le generazioni femminili: nipoti, figlie, mamme, nonne (Mamma Ciao, Io ci sarò figlia mia, Ninna Nonna) in una sorta di cerchio della vita di cui la Donna è la sorgente e la foce.
Tra le tematiche trattate anche disturbi alimentari ed aborto. Attraverso testo e musica viene rappresentata la Donna in tutta la sua bellezza, ma anche attraverso i suoi chiaroscuri: femmina, mascolina, casalinga, manager, sportiva, materna, trasformista, vanitosa, creativa, colta, ironica, cerebrale, sensuale. I testi derivano dagli occhi e dalle storie delle Donne, parole e sensazioni che hanno raccontato loro stesse a Igor Nogarotto e che lui, come in un diario di confessioni raccolte in decenni di vita, ha poi tradotto in canzoni.
Stanno sostenendo e credendo in questo album molteplici personaggi, da Cristiano Militello di “Striscia la notizia” a Baz Marco Bazzoni speaker di RDS ai suoi amicicomici Giuseppe Giacobazzi, Leonardo Manera, Fabrizio Fontana che attraverso video virali invitano a partecipare al crowdfunding dell’album (che uscirà a dicembre).
Una scelta nuova per Igor Nogarotto, ma dettata dallo stretto rapporto con i suoi fan, che attraverso il crowdfunding possono avere maggiori attenzioni personalizzate (dai cd autografati a serate a tema in compagnia dell’artista). Nel rafforzare questa direzione di unicità, Igor ha deciso di non pubblicare i brani dell’album sulla rete: niente download: per tornare a valorizzare la “musica fisica”, citando le sue parole: “Ricominciamo a sfogliare il libretto con i testi, accarezzando la carta e sentendone l’odore: la Musica e le emozioni sono analogiche, non digitali”
Igor Nogarotto è l’autore del romanzo “Volevo uccidere Gianni Morandi” (per il quale è stato premiato a Sanremo come “Miglior esordio letterario” e a causa del quale ricevette minacce di morte), della canzone italiana ufficiale del Nonni (“Ninna Nonna”) e del brano tributo a Papa Francesco in onore dell’apertura del Giubileo “POPE IS POP”, per il quale è stato realizzato il primo flash mob nella storia in un carcere italiano, a Rebibbia, di cui hanno parlato anche The New York Times e The Washington Post.