di Tamara Macera
Tra un paio di pagine vorrai essere da un’altra parte. Perciò lascia perdere. Vattene. Sparisci, finché sei ancora intero. Salvati. Ci sarà pure qualcosa di meglio alla TV. Oppure, se proprio hai del tempo da buttare , che so, potresti iscriverti a un corso serale. Diventare dottore. Così magari riesci a tirare su due soldi.
Ti regali una cena fuori. Ti tingi i capelli. Tanto, ringiovanire non ringiovanisci.
Questo è l’incipit di “ Soffocare” ,romanzo nato dalla penna di Chuck Palahniuk , scrittore di culto e uno dei pilastri portanti della narrativa mondiale degli anni novanta. Famoso per il suo stile “cannibale “ e cruento, Palahniuk ricalca un modo di comporre caro a personaggi del calibro di Irvine Welsh, Don DeLillo e dando uno sguardo a scrittori americani degli anni trenta, possiamo dire che si avvicina al portamento spregiudicato e surrealista di Henry Miller. “Soffocare”( 2001) è una verità che va vissuta lentamente, pagina dopo pagina, senza smettere di interrogarsi su quanto è accaduto e su quanto sta per accadere.
Victor Mancini è il classico esempio di studente fallito, un dottore mancato, che per guadagnarsi da vivere e per pagare le spese ospedaliere della madre, ogni sera sceglie un ristorante diverso e nel bel mezzo della cena finge di soffocare. All’improvviso arriva l’eroe di turno, qualcuno che salva, come da routine, il povero sventurato. Bene, da quel momento in poi il “salvatore” sarà aggiunto nella lista dei paladini che saranno riconoscenti a Victor per tutta la vita. Perché? Perché “ se uno ti salva la vita , poi ti ama per sempre. E’ come quella antica usanza cinese per cui se qualcuno ti salva la vita sarà responsabile di te per sempre.
Come se da quel momento in poi tu fossi suo figlio. Per il resto dei loro giorni queste persone mi scriveranno. Mi manderanno bigliettini per l’anniversario. Biglietti d’auguri. E’ triste vedere a quante persone viene la stessa idea. Ti telefoneranno. Per sapere se stai bene. Casomai avessi bisogno di un po’ di conforto. O di soldi “. Victor inoltre è un sessodipendente condannato alla quarta fase di un programma di disintossicazione che ne prevede dodici. La quarta fase è esattamente il punto di non ritorno, il momento in cui un dipendente deve auscultare tutta la propria esistenza e porre rimedio ad ogni singolo errore. L’intero romanzo è un pendolo che oscilla tra il rimorso, il ricordo e l’attuale situazione che sta vivendo il protagonista. Ad accompagnarlo in questa “disavventura” c’è Denny ,il suo migliore amico con il quale condivide la medesima dipendenza , conosciuto nella cornice di un museo storico vivente chiamato Colonial Dunsboro. Lavorare nel pieno del periodo coloniale degli Stati Uniti, per sei dollari l’ora, come statuina vivente, sembra il giusto compromesso per Victor.
E anche per Denny. I capitoli si snodano tra immagini di un’infanzia rubata e un presente che chiede al nostro Victor di pagare un prezzo imposto da sua madre: tremila dollari al mese di mantenimento in un Ospedale Psichiatrico e una serie di menzogne sulla propria vita. Arriverà però la Dottoressa Paige Marshall a ribaltare il tutto.
“Soffocare” è un romanzo che pone sotto la lente di ingrandimento le fragilità più nascoste e offre
uno spaccato di realtà difficile da ingoiare, in tutta la sua disarmante verità. E’ un libro che prude
tra le mani e non lascia scampo al lettore. E’ un libro da leggere a piccoli sorsi, respirando
lentamente e lentamente proseguire.
Libri di Chuck Palahniuk:
• Fight Club (1996)
• Survivor (1999)
• Invisible Monsters (1999)
• Soffocare (2001)
• Ninna nanna (2002)
• Diary (2003)
• Cavie (2005)
• Rabbia. Una biografia orale di Buster Casey (2007)
• Gang Bang (2008)
• Pigmeo (2009)
• Senza veli (2010)
• Dannazione (2011)
• Invisible Monsters remix (2012)
• Sventura (2013)
• Beautiful You (2014)
• Romance. Racconti (2015)
• Il libro di Talbott (2018)