Davanti a un bar il bimbo sollecita la mamma….. può sembrare assurda ma la notizia sta girando ormai anche nei notiziari nazionali. In effetti riguarda solo un proposta di legge della Regione Lazio, la quale si è espressa così:
“Chiariamo subito che la Regione non può imporre nessuna tassa ai Comuni. Abbiamo solo normato un servizio. Del resto per capirlo – insistono da ambienti dell’Assessorato allo Sviluppo – basta leggere con attenzione il testo contenuto nel famoso comma 6 dell’art. 75″L’articolo in questione recita: “Qualora il servizio igienico, per i soggetti diversi dalla clientela dell’esercizio, sia messo a pagamento, il prezzo dello stesso deve essere reso ben noto attraverso l’apposizione di idoneo cartello”. E i tecnici della Regione insistono su quel ‘qualora’ sottolineando che “la norma non impone un pagamento ai cittadini per l’uso del bagno ma anzi, proprio per evitare brutte sorprese, impone a quegli esercizi che già oggi – e ce ne sono – mettono a disposizione la toilette anche a chi non è proprio cliente dietro richiesta di un compenso, di specificarlo esponendo fuori un cartello chiaro con tanto di prezzo affinché qualsiasi cittadino possa regolarsi e decidere se utilizzare o meno il servizio”
C’è poco da ridere, e ancor meno da stupirsi, se si analizzano le anticipazioni per le nuove tasse ormai di dominio pubblico, proposte per coprire quel terrificante buco di circa 23 miliardi di euro. Ministri promotori delle iniziative sono tra gli altri Sergio Costa dell’ambiente e Lorenzo Fioravanti dell’istruzione.
Previsioni? tasse sulle bibite gassate e sulle merendine, adducendo come giustificazione il benessere dei bambini; per chi viaggia, in aereo, aumento di € 1,00 sul biglietto per voli nazionali e € 1,50 per quelli internazionali. Non ultima la proposta di equiparare il prezzo del gasolio a quello della benzina. Per non dimenticare la tassazione al 22% sulle lezioni impartite dalle scuole guida. (n.d.r. argomento ampiamente trattato dalla nostra redazione.)
Come se non bastasse è intervenuta finanche la Confindustria a proporre una tassa sul prelievo di contanti, al fine di combattere l’evasione fiscale.
Non ci inoltreremo in questo mondo anche se, tanto il premier Giuseppe Conte quanto il viceministro dell’economia Antonio Misiani, sostengono di non voler aumentare le tasse. Frasi che ormai ogni cittadino conosce, ripetute costantemente, fino alla nausea, dai candidati alle elezioni ad ogni cambio di governo: “Non aumenteremo le tasse“ ma immancabilmente le imposte, misteriosamente, aumentano sempre più.
Ovviamente la diminuzione di acquisto di merendine, bibite gassate si rifletterebbe sulla produzione con inevitabili tagli dei posti di lavoro, così come unificare il costo diesel alla benzina, sarebbe un grave danno per l’economia agricola e un ancor maggiore aggravio per l’attività degli autotrasportatori.
E’ poi così assurda la prospettiva che per utilizzare un bagno, negli esercizi pubblici di bar e ristoranti, si debba pagare?
Per fortuna a sborsare la moneta per soddisfare i propri bisogni fisiologici sono solo i consumatori di passaggio, per i clienti, il servizio è gratuito. Vuoi mettere la soddisfazione?