Sophia Loren, all’anagrafe Sophia Villani Scicolone, da quegli occhi languidi da gatta, quel seno prorompente, quel vitino da vespa su fianchi generosi, nessuna come Sophia Loren ha meglio incarnato il sogno della pin up all’italiana, negli anni spensierati del dopoguerra, quando si cercava solo benessere e leggerezza dopo decenni durissimi.
L’attrice, nata a Roma il 20 settembre del 1934, ma cresciuta in Campania e legatissima a quei luoghi, si prepara al suo 85esimo compleanno e noi non potevamo che omaggiarla con un articolo.
Ha da poco terminato le riprese del suo ultimo film, La vita davanti a sé, diretto dal figlio Edoardo Ponti.
Diva degli anni d’oro, la Loren ottiene la sua prima parte importante nel 1954 quando Vittorio De Sica la sceglie per il ruolo di pizzaiola in L’oro di Napoli. Da lì è un tripudio di successo e di critica con i film Peccato che sia una canaglia, Ieri, oggi, domani, Matrimonio all’italiana, Una giornata particolare, Il segno di Venere e Pane, amore e… Nel 1955 il magazine Life le dedica addirittura la copertina, lanciando Sophia Loren nell’Olimpo di Hollywood. Ma è il grande De Sica a regalare alla Loren l’opportunità di un ruolo drammatico, intenso e commovente, quello di Cesira ne La Ciociaria, girato nel 1960, e che due anni dopo, a soli 28 anni, le regala la statuetta più ambita di sempre (il secondo Oscar lo vince nel 1991 con il premio alla carriera).