AVEZZANO – Fissata l’udienza davanti la sezione specializzata in materia di imprese del Tribunale dell’Aquila per la data del 10 febbraio 2020 e partite le notificazioni attraverso l’atto di citazione a firma degli avvocati Lucio Nicastro del foro di Roma e Antonio Di Mizio del foro di Avezzano, per conto del consorzio Acquedottistico Marsicano in persona del suo Presidente del Consiglio di Gestione Dr.ssa Manuela Morgante, nei confronti di ben ventuno ex componenti del consiglio di sorveglianza e dei sindaci revisori.
Le persone coinvolte, che dovranno rispondere davanti il Tribunale ordinario del capoluogo di Regione, sono ex amministratori locali di vari Comuni, ex Sindaci revisori che, nel corso degli anni 2008/2017, a vario titolo, si sono succeduti nel tempo con le loro cariche e, secondo le contestazioni mosse da parte dei due legali, avrebbero commesso svariate irregolarità nella gestione della partecipata Cam spa, arrecando un gravissimo danno alla società ed indirettamente a tutti i 35 comuni appartenenti alla società, ammessa da poco al concordato in continuità, detenendo a vario titolo le quote.
Accuse tutte chiaramente da provare nel corso del giudizio, che dovrebbe avere una celere celebrazione stante al nuovo rito societario introdotto con la novella del febbraio – maggio 2019.
I nomi delle persone coinvolte: Tedeschi Gianfranco, Lucangeli Danilo, Scatena Ettore, Tarquini Pasqualino, Franchi Berardino Di Cristofano Pasqualino, De Cesare Lorenzo, Ziruolo Andrea, Ciarlini Luca Erminio, Venturini Giuseppe, Falcetelli Lucia, Floris Armando, Coglitore Fabio, Lombardi Antonio, Boccia Ferdinando, Lusi Antonino, Ranati Bruno, De Luca Dario, Mazzetti Mario, Quaglieri Mario e Pagliari Paolo Antonio, a cui a vario titolo, ed in solido tra loro o disgiuntamente, è stato chiesto di rifondere il Cam s.p.a.
La somma imputata è di complessivi euro 18.791.120, di cui: euro 1.140.825,00 costituenti fatti di mala gestione, posti in essere in relazione agli obblighi di cui agli articoli 2932, 2407 e 2409 del codice civile; euro 16.730.295,00 in virtù della accertata responsabilità degli amministratori e dei componenti del consiglio di gestione del Cam Spa in carica nel corso dell’esercizio chiuso al 31.12.2012 e che si sono succeduti ai medesimi così come i componenti del consiglio di sorveglianza, dei sindaci e del revisore legale, per aver proseguito l’attività sociale, malgrado l’integrale perdita del patrimonio; euro 920.000,00 in virtù dei fatti illeciti e relative fonti di responsabilità. Il tutto chiaramente oltre gli interessi e rivalutazione monetaria, ferma ed impregiudicata ogni azione nei confronti di altri eventuali ed ipotetici responsabili.