AVEZZANO – Alla cerimonia di inaugurazione di una nuova struttura, protagonisti principali diventano le cariche istituzionali, politiche, militari e religiose.
In realtà la realizzazione del progetto è merito di una professionalità, risultato di studi e serietà. Proprio in base a questa considerazione che si pone in evidenza, quest’oggi, la figura dell’arch. Elisabetta Gualtieri, vincitrice del bando emesso dal Comune, con l’amministrazione Di Pangrazio, nel 2016.
Quali le problematiche nello sviluppo del progetto mirato al realizzo di una scuola sicura?
“E’ stato pensato sin dall’inizio, pur se argomento di bando, di fare una progettazione all’avanguardia con l’utilizzo di materiali bioedili, quindi sono state adottate tutte quelle che sono le tecniche della bioedilizia non solo, ma anche quelle che sono tutte le applicazioni per il recupero energetico, vale a dire per lo sfruttamento dell’energia solare, e quindi tutti gli apporti solari gratuiti che un edificio può avere. E’ stata pertanto studiata l’esposizione, valutando il numero delle finestre, quali superfici trasparenti, in funzione dell’apporto solare gratuito che può prendere l’edificio durante l’inverno. Così come tutte quelle che sono, considerando che abbiamo un inverno lungo, gli accorgimenti per quanto riguarda il freddo. Abbiamo utilizzato il sistema a cappotto di 12 cm, uno spessore molto elevato, proprio a garantire di evitare le dispersioni di calore dall’interno dell’edifico, verso l’esterno.”
Quale la superficie della costruzione?
La superficie del plesso scolastico è di 2000mt.
Un progetto che segue, ovviamente, le norme antisismiche. Come si è intervenuti?
“Abbiamo utilizzato un edificio di classe uso 4, quella che ha un indice di sicurezza maggiore. Il fatto che sia destinazione scolastica dà un altro ulteriore e maggiore indice di sicurezza nei calcoli strutturali. Abbiamo utilizzato il cemento armato tradizionale per alcuni aspetti e prefabbricato per i solai. Sono stati calcolati carichi molto elevati, proprio perché l’affluenza potrebbe essere elevata.
Quanto il tempo occorso per la realizzazione?
“Il progetto è stato sviluppato circa in un anno, anche se è la sintesi di anni e anni di progettazione di scuole. E’ dal 2009 che mi sono dedicata proprio a questo approfondimento in seguito alla dotazione dei MUSP (Moduli ad Uso Scolastico Provvisorio) a L’Aquila.”
Hanno collaborato al gruppo di progettazione per le strutture:
Ing. Antonio Patamia, ing. Renato di Loreto
Per gli impianti elettrici: p. i. Roberto Serone
Per altri tipologie di impianti, antincendio e sviluppo grafico:
arch. Marco Bernardi, Annamaria Gualtieri, Marianna Cimini, Alessandra Savina, Emanuele Capocasa.