SAN SEBASTIANO DEI MARSI – Secchioni traboccanti di immondizia non fanno certo un bel vedere nel paesino della Valle del Giovenco. Contenitori colorati di verde ma che di green non hanno proprio nulla. Anzi, sono inguardabili e nauseabondi con tutto quella immondizia depositata nel loro interno. E che spesso non riescono a contenere, tanto che i sacchetti fuoriescono finendo anche per cadere lungo la strada. Tra l’altro, si riempiono in men che non si dica perché viene abbandonato di tutto.
Dovrebbero raccogliere solo l’umido e l’indifferenziato, perché: plastica, vetro, lattine, carta e cartone dovrebbero essere separati e conferiti nell’isola ecologica posta quasi all’ingresso del paesino di San Sebastiano dei Marsi. Invece, in molti non si scomodano più di tanto e tutti i rifiuti vengono gettati nei cassonetti. Ovviamente, di raccolta “porta a porta” neanche a pensarci, nel paese del Parco nazionale d’Abruzzo: “non ci conviene, costa troppo”, dicono gli amministratori. Ed allora preferiscono, a “chiamata”, fare intervenire una società esterna che con il mezzo raccoglie il contenuto dei secchioni. Aciam provvede solo a svuotare il contenuto dell’isola e una volta al mese a portar via gli ingombranti.
Possibile che le persone non riescono a capire che non differenziando i costi al comune aumentano (e chi paga… Pantalone?). Controlli? Manco a pensarci lontanamente: il comune non ha un Vigile.
È facile comprendere il via vai di gatti, cani, volpi e qualche altro animale selvatico intenti a “cibarsi” nei secchioni, del “Paese dell’orso”. E per gli animali più esigenti ci sono anche padelle, piatti, scolapiatti ed altro, all’interno dei secchioni, perché: volessero invitare al banchetto anche i “zozzoni”!