TRASACCO – È davvero tutto pronto per una delle feste patronali più antiche e più seguite della Marsica, stiamo parlando della festa dei Santi Cesidio e Rufino martiri e della Madonna di Candelecchia. Il 29-30-31 agosto e 1° settembre la comunità trasaccana sarà protagonista di un vasto cartellone di eventi che unirà la sfera religiosa con quella laica.
La festa in questione è iniziata nella mattinata di giovedì 29 agosto con i colpi scuri per poi proseguire nel pomeriggio con un programma tutto dedicato ai piccoli: dalle ore 15 alle ore 19 presso le giostre di Baldassarre Gianni ci saranno giochi per bambini con zucchero filato, mascotte e gadget messi a disposizione dalla farmacia “Pensa alla Salute” ed offerti dal comitato feste 2019. Alle ore 22, presso Piazza Matteotti ci sarà lo spettacolo del simpatico comico Uccio De Santis.
Venerdì 30 agosto inizierà con i consueti colpi scuri ed il giro del paese fatto dal complesso bandistico “Città di Lecce nelle Puglie”. Ma è nel pomeriggio che si entrerà nel cuore pulsante e storico della festa. Alle ore 17 la comunità trasaccana abbraccerà i pellegrini che annualmente partono da San Donato Val Comino (FR) per arrivare alla basilica di San Cesidio: i suddetti pellegrini, quest’anno, verranno accompagnati da mons. Gerardo Antonazzi vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo che presiederà anche la solenne celebrazione eucaristica delle ore 18. La serata dei venerdì 30 si concluderà con i concerti della banda musicale “Città di Lecce nelle Puglie” alle ore 21;30 presso Piazza San Cesidio e della Cover dei Pooh alle ore 22 in piazza Matteotti.
Sabato 31 agosto, giorno di San Cesidio, la comunità di Trasacco si preparerà nel celebrare al meglio il proprio santo. Alle ore 8 ci saranno i consueti colpi scuri, mentre nelle vie del centro storico si snoderà l’antica fiera di San Cesidio. Le bande Leoncini d’Abruzzo e Città di Lecce nelle Puglie con la loro musica gireranno per le vie del paese. Alle ore 10;30 mons. Pietro Santoro vescovo dei Marsi, presiederà la solenne Messe dedicata al santo: seguirà la solenne processione con la reliquia del braccio del santo martire. La serata di San Cesidio prevederà due appuntamenti, alle ore 21;30 il complesso bandistico città di Lecce nelle Puglie si esibirà in piazza San Cesidio mentre alle ore 22, in piazza Matteotti, ci sarà il concerto della Cover di Vasco Rossi.
La giornata del 1° settembre, dedicata alla Madonna di Candelecchia, segna la conclusione delle feste patronali. I colpi scuri mattutini apriranno la festa: sempre nella mattinata ci sarà il giro musicale per le strade del paese della banda Leoncini d’Abruzzo. Alle ore 16 ci sarà l’accoglienza del quadro raffigurante la Madonna di Candelecchia mentre alle ore 17 ci sarà la santa messa a cui seguirà la processione con il sacro quadro per le strade del paese. Alle ore 21;30 in piazza San Cesidio mentre alle ore 22 in Piazza Matteotti ci sarà l’esibizione del famoso gruppo musicale “I Ricchi e Poveri”. La festa si concluderà con gli immancabili fuochi d’artificio che il popolo trasaccano è consueto vederli nei pressi delle scuole medie.
Ricordiamo che San Cesidio subì il martirio sotto l’impero di Massimino il Trace nel centro marsicano di Transaquas (l’odierna Trasacco). Figlio di San Rufino, secondo vescovo dei Marsi e primo vescovo e santo patrono della città di Assisi, venne ucciso mentre celebrava l’eucarestia dai soldati dell’imperatore insieme ai compagni Eustachio, Placido ed altri. In pochi sanno che il santo patrono di Assisi non è Francesco ma bensì il vescovo Rufino, egli scappò da Amasya (Turchia) insieme al figlio Cesidio perché lì si sviluppò una dura persecuzione anticristiana. I due santi sbarcarono in Italia e trovarono rifugio nella regione Valeria tra il popolo della Marsica. Padre e figlio qui crearono comunità cristiane, ma quando Rufino andò a predicare il vangelo ad Assisi, il proconsole Aspasio lo condannò a morte legandogli una pietra al colle e buttandolo nel fiume Chiascio: Cesidio ne recuperò il corpo e lo portò a Transaquas. Invece, la storia della Madonna di Candelecchia è legata alla storia medievale. Siamo intorno al 1100-1110 quando venne edificato un piccolo edifico religioso per proteggere la preziosa effige miracolosa della Madonna di Candelecchia. Nel 1120 il conte dei Marsi Crescenzio concesse alla basilica di San Cesidio, sotto forma di donazione, il santuario. Da quell’anno e fino ai nostri giorni il culto della Madonna di Candelecchia non è mai venuto meno.