CELANO – “Il canto è un modo di fuggire. È un altro mondo. Quando canto non sono più sulla terra” queste parole pronunciate dalla immensa cantante Edith Piaf ci permettono di addentrarci all’interno di una serata tutta dedicata alla cantante francese per eccellenza. Venerdì 30 agosto alle ore 21, presso la graziosa piazza San Giovanni andrà in scena lo spettacolo musicale dal titolo “Je repars à zèro”.
A dar vita a questo spettacolo sarà la magnifica voce di Antonella Gentile e la musica degli Apeiron Quartet che animeranno, coinvolgeranno ed affascineranno il pubblico che parteciperà a tale spettacolo. Il gruppo Apeiron Quartet è formato da Tonio Vitagliani al vibrafono, Nunzio Cleofe alla fisarmonica, Francesco Rapinesi al contrabbasso e Francesco Vitagliani alla batteria.
Ma chi era Edith Piaf? Edith è stata la maggiore esponente della “chanteuse realiste” francese tra gli anni ’30 e ’60. Nata a Parigi il 19 dicembre del 1915 dal saltimbanco Louis Gassion e dalla cantate italiana Line Marsa: scelse di chiamarsi Edith Piaf, che vuol dire “passerotto”, durante la sua prima esibizione nel 1935. La giovane Edith non se la passò molto bene nei suoi primi anni di vita, ma riuscì molto bene a coltivare la sua vena artistica. La scalata al successo si ebbe nel 1937 quando il teatro dell’ABC gli concesse un contratto. Ciò che il pubblico amava di lei era la sua voce variegata e caleidoscopica, capace di mille sfumature: e tutto questo la portò sull’Olimpo della canzone francese. Durante l’occupazione nazista della Francia Edith prese parte alla resistenza anche con le suo canzoni come “Le vagabond”, “Le chasseur de l’Hô tel”e “Les Historie du coeur”. Dai testi delle sue canzoni emergono temi come quello degli ultimi, di storie meste, tristi e sconsolate: e tutto ciò interpretato con una voce che trasmette il mondo dell’umanità quotidiana con il suo sconfinato e straziante dolore.
Tra i suoi grandi successi ricordiamo: “Milord”, “Les amantes d’un jour” e “La vie en rose”. Ma il suo più grande successo è la nota canzone “Non, je ne regrette rien” dedicato alla morte del suo terzo marito il pugile Marcel Cerdan . Il “passerotto” morì il 10 ottobre del 1963, il suo corpo riposa nel cimitero delle celebrità di Père Lachaise . L’ingresso è gratuito.