PESCASSEROLI – Si avvia alla conclusione la rassegna “Pescasseroli legge”, voluta dal Comune di Pescasseroli e diretta magistralmente dalla scrittrice Dacia Maraini.
Sabato 24 agosto, infatti, chiude la rassegna la scrittrice sarda Michela Murgia con Noi siamo tempesta. Storie senza eroe che hanno cambiato il mondo (Salani Editore) raccolta di racconti che sfatano uno dei grandi miti della narrazione: l’idea che per avere una grande storia serva un eroe. La vita quotidiana è fatta invece di imprese mirabili compiute da persone del tutto comuni che hanno saputo mettersi insieme e fidarsi le une delle altre. Una tempesta è fatta di milioni di gocce d’acqua. Modera l’incontro Flavia Capone con letture di Barbara Amodio e musiche a cura di Alessandro Parente con “La scatola del Vento”
Michela Murgia è una scrittrice, blogger e drammaturga nata a Cabras in Sardegna. Il suo primo libro, Il mondo deve sapere, dapprima concepito e praticato come un blog, ha raccontato satiricamente la realtà degli operatori di un call center, descrivendo lo sfruttamento economico e la manipolazione psicologica a cui sono sottoposti questi lavoratori precari. Il libro è stato poi portato in scena da David Emmer con Teresa Saponangelo ed ha ispirato la sceneggiatura del film Tutta la vita davanti di Paolo Virzì.
Aveva un blog, Il Mio Sinis, nel quale descriveva, anche con fotografie, la penisola del Sinis. Nel 2007, è già con un suo scritto tra i 42 scrittori riuniti da Giulio Angioni in Cartas de logu: scrittori sardi allo specchio. Nel 2008 pubblica, per Einaudi, Viaggio in Sardegna, una guida letteraria a luoghi meno noti dell’isola. Nel 2009 pubblica, sempre per Einaudi, il romanzo Accabadora, una storia che intreccia nella Sardegna degli anni cinquanta i temi dell’eutanasia e dell’adozione. Il romanzo è uscito poi in un’altra trentina di lingue.
Con Accabadora ha vinto la sezione narrativa del Premio Dessì nel 2009. Di questo romanzo è uscito nel 2010 anche l’audiolibro, letto da lei stessa per la casa editrice Emons Audiolibri. Nel 2010, sempre con Accabadora, vince il SuperMondello nell’ambito del Premio Mondello e nel settembre dello stesso anno vince il Premio Campiello. Nel 2011 pubblica, per Einaudi, Ave Mary. E la chiesa inventò la donna. Il libro ha ispirato ai Pinkreas il testo Santa Madonna scritto per il rapper Fedez e contenuto nell’album Mr. Brainwash del 2013.
Nel 2012, sempre da Einaudi, pubblica L’incontro e un racconto all’interno dell’antologia Presente (AA.VV.). Sempre nello stesso anno, per conto di Caracò Editore, pubblica, all’interno dell’antologia Piciocas. Storie di ex bambine dell’Isola che c’è, il racconto L’aragosta. Nel 2013 ha pubblicato per i tipi di Laterza il pamphlet contro il femminicidio scritto a quattro mani con Loredana Lipperini e intitolato L’ho uccisa perché l’amavo: falso! Nell’ottobre del 2015 esce per Einaudi il romanzo Chirú. Nella primavera del 2016, ancora per Einaudi, dà alle stampe il pamphlet Futuro Interiore sui temi dell’identità, del potere e della democrazia.
Nel 2018 ha pubblicato per le edizioni Marsilio il memoir letterario L’inferno è una buona memoria, ispirato al romanzo Le nebbie di Avalon. Due mesi dopo viene dato alle stampe per i tipi di Einaudi il pamphlet politico Istruzioni per diventare fascisti, che viene tradotto in cinque lingue. Nel febbraio del 2019 esce per le edizioni Adriano Salani la raccolta di storie illustrate Noi siamo tempesta, che nello stesso anno vince il Premio Morante e la menzione speciale della giuria del Premio Andersen.
Nel 2016 scrive due testi teatrali: la distopia in tre atti Cento, per la regia di Marco Sanna e il monologo in lingua sarda Spadoneri, portato in scena e diretto da Elio Turno Arthemalle. Nel novembre dello stesso anno al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo viene realizzata, per la regia di Serena Senigallia la lettura scenica del suo testo Caterina da Siena, scritto con Elena Mafioletti.
Nel settembre 2017, per la produzione del teatro di Roma, il suo testo Festa nazionale viene inserito nel progetto collettivo Ritratto di una nazione. Nello stesso anno debutta lo spettacolo Accabadora tratto dal romanzo omonimo, con l’adattamento di Carlotta Corradi, la regia e la produzione di Veronica Cruciani. Nello stesso anno debutta come attrice, interpretando il ruolo di Grazia Deledda nello spettacolo Quasi Grazia, scritto da Marcello Fois.