AVEZZANO – Improvviso cambio di gestione ai vertici della Consorzio di Bonifica. Con una nuova maggioranza, infatti, si è proceduto a sfiduciare l’ex presidente Gino Di Berardino, e ad eleggere i nuovi vertici ce hanno portato alla presidenza Dario Bonaldi e vice Giancarlo Di Pasquale di Avezzano.
Protagonista di questa svolta principalmente Confagricoltura L’Aquila, diretta da Fabrizio Lobene e Stefano Fabrizi, che ha immediatamente espresso la sua soddisfazione: «Tutto nelle previsioni. Il nuovo Presidente del Consorzio di Bonifica è Dario Bonaldi di Celano mentre il suo vice è Giancarlo Di Pasquale di Avezzano, completano la Deputazione amministrativa Fabrizio Malizia e Simplicio Angeloni di Celano ed il Presidente uscente Di Berardino. Innanzitutto desidero ringraziare Claudio Scipioni Presidente dei Giovani di Confagricoltura, Marcello Ivone e Mario Mancini per aver consentito questo importante risultato – ha affermato il Presidente Fabrizio Lobene – mi congratulo con gli eletti e li esorto ad avviare immediatamente una interlocuzione con il Vice Presidente Emanuele Imprudente e l’Assessore Mauro Febbo finalizzato a perfezionare gli atti convenzionali tra l’Arap ed il Consorzio per avviare con sollecitudine la progettazione esecutiva dell’impianto di irrigazione del Fucino».
Ma non tutto è ancora concluso. Il 24 novembre, infatti, sono state fissate le nuove elezioni per il rinnovo della Deputazione del Consorzio, anche se in molti pensano che potrebbero essere spostate in avanti dalla Regione. Un fatto, questo, che ha indotto alcuni consiglieri a proporre un quesito all’Avvocatura Regionale per chiarire se i consiglieri “nominati” al Consorzio, possono votare un atto straordinario come la sfiducia al Presidente. Atto che, secondo i proponenti il quesito, non dovrebbe essere possibile. Una elezione, quindi, che potrebbe essere rimessa in discussione.
Polemiche, poi, fra nuova e vecchia maggioranza, sulle motivazioni della sfiducia a Di Berardino. Secondo i nuovi amministratori la vecchia squadra non avrebbe operato al meglio e quindi si richiedeva un cambio di passo. Gli ex amministratori, invece, ritengono che dietro a tutto ci siano altre motivazioni. In primis proprio le nuove elezioni della Deputazione e, aspetto ancora più importante, il progetto di irrigazione del Fucino, per un masterplan da 50 milioni di euro, elaborato dalla giunta regionale D’Alfonso, ma approvato giorni fa dalla nuova amministrazione regionale, che, secondo gli ex amministratori, qualcuno vorrebbe cambiare in alcuni dettagli importanti.
Insomma, una situazione che, lungi dall’essere definita, potrebbe portare ad altre novità in questi tre, al massimo sei, mesi prima di arrivare alle nuove elezioni che porteranno alla elezione e alla nomina della nuova Deputazione del Consorzio di Bonifica al completo. In mezzo la Piana del Fucino che attende sia l’impianto irriguo, ma anche altri investimenti e incentivi rappresentando, non bisogna mai dimenticarlo, un terzo del Pil Regionale.