AVEZZANO – Si rialza il rumore di motoseghe su Piazza del Mercato di Avezzano. Nella mattina odierna, infatti, sono comparsi cartelli che interdicono, su tutta la zona, la sosta per l’intera giornata, 24 ore su 24, dal 5 agosto al 30 settembre.
La decisione è contenuta nell’ordinanza disposta il 2 agosto scorso, venerdì, n. 244 che ha avuto come prima conseguenza la affissione dei cartelli.
Nessuna notizia è trapelata sul come verranno condotti i lavori, sul destino degli alberi e sul come verrà realizzato il progetto che, tra l’altro, aveva suscitato perplessità fra residenti ed operatori, viste le caratteristiche tecniche che, in buona sostanza, configurano la realizzazione di un maxiforno a microonde, o, come hanno segnalato gli esperti, più seri di noi, una sorta di zona di calore che renderà pressoché invisibile quella zona.
Ciò che ci sorprende non è tanto il progetto dell’amministrazione sfiduciata dal Consiglio comunale nella seduta dell’8 Giugno scorso che ha prodotto la caduta dell’ex sindaco De Angelis, ma quanto che possa essere ancora perpetuata e presa seriamente in considerazione quella linea dal Commissario Prefettizio. Che quegli amministratori avessero una certa antipatia per il centro di Avezzano, in questi 23 mesi e 10 giorni di sindacatura ne abbiamo avuta una ampia dimostrazione. Il Commissario aveva parlato di ascolto delle persone, di considerazione delle esigenze e di salvaguardia degli ambienti. Questa decisione, se così dovesse essere, va in totale contraddizione con quella linea.
Sull’argomento interviene l’ex consigliere di opposizione del PD, nonché ex assessore all’ambiente della giunta Di Pangrazio, Roberto Verdecchia: «Che ben vengano i lavori di riqualificazione a Piazza del Mercato, ma con tutte le tutele possibili sia per la salvaguardia dei quattro platani e dei tre tigli presenti in loco e sia per la viabilità. Secondo un “disattento” progetto – dice Verdecchia – dovrebbe essere totalmente modificata, stante l’erosione di ben 32 – 36 posti auto che consentirebbe soltanto il transito e non la sosta sui due lati. La “città bella” ma non utile, dovrà essere rivisitata e sostanzialmente corretta senza mezzi termini, se è vera la consulenza disposta dal Commissario prefettizio, dottor Mauro Passerotti, attraverso l’ufficio ambiente a cura della società Mps, che attesterebbe l’ottima salute dei quattro platani e dei tre tigli, che necessiterebbero solo di ordinaria manutenzione e non di altro. Quindi, con la stessa cura ed attenzione prestata per la Villa Torlonia dove sono stati spesi denari pubblici – continua l’ex consigliere di opposizione del Pd – , si presti altrettanta attenzione per la tutela degli alberi presenti mirando alla loro salvaguardia previa potatura c.d. leggerà fuori stagione e rimodulazione del progetto iniziale che non prevedeva la loro coesistenza. Stessa cosa dicasi per i parcheggi nel tratto di strada su via Cataldi e via del Mercato intersezione via Benedetto Croce e via C. Battisti – dice Verdecchia – , visto che imminenti sono i lavori della posa in opera del cantiere che dureranno non meno di 150 giorni, quindi con un ulteriore atto di coraggio si riveda il progetto che ruberebbe al cuore della città altri 32/36 posti macchina, senza alcuna soluzione alternativa per i cittadini. Si riveda il tutto – conclude Verdecchia – prima della cantierizzazione altrimenti sarà tardi per tutti».
Premesso che l’esito della consulenza sugli alberi, che ne attesta la piena salute e la gestione con una normale manutenzione, che speriamo sia fatta molto meglio di quanto fatto fino ad ora, e la caduta di interi rami qua e là per la “Città bella” ma… fragile ne è testimonianza, sarà un punto da far rispettare a chiunque, crediamo che il Commissario debba distaccarsi dalla politica dei precedenti amministratori e rispettare innanzitutto l’identità di questa città.
Per quanto ci riguarda vogliamo essere molto chiari. A noi non piacciono le motoseghe, che ad imbracciarle siano De Angelis, Presutti, Passerotti o chiunque altro. Piazza del Mercato e questa città ora esigono rispetto e ascolto. Vorremmo evitare di dover tornare su argomenti come il T-Red e le multe a tappeto, la pista ciclabile schizofrenica e a singhiozzo, l’immensa e insensata distesa di marmo al posto di Piazza Risorgimento, la chiusura che permane in centro (ma il 25 Luglio scorso, caro Commissario, non si doveva riaprire?), il Mercato del Sabato il cui ritorno in centro è stato già annunciato tre volte ma che per ora resta nel Deserto dei Tartari, per non parlare di spese di staff e bilancio sui quali, però, ci dedicheremo con ancora maggiore precisione e rigore giornalistico.
Probabilmente il Commissario Passerotti non ha avuto modo di leggere il motto del nostro giornale e glielo ricordiamo volentieri: “L’Informazione serve chi è governato, non chi governa!”. E questo è il solco dal quale non intendiamo spostarci di un solo millimetro.