AVEZZANO – Un immobile e alcuni terreni sequestrati ad una società con sede a San Benedetto dei Marsi. L’operazione è stata effettuata questa mattina dagli agenti della Squadra Anticrimine del Commissariato di Polizia di Avezzano.
Il provvedimento è stato emesso a margine di una inchiesta su una cosca di ‘ndrangheta calabrese da parte della Procura di Roma. La società romana, secondo quanto accertato dalla magistratura, a seguito di accurate indagini svolte dal personale della Divisione Polizia Anticrimine di Roma, era proprietaria di alcuni edifici e capannoni in territorio marsicano, frutto dei proventi illeciti dell’associazione di stampo mafioso. L’operazione rientra in un più ampio sequestri operati nel mese di luglio dalle Questure di Roma e L’Aquila, in un altro centro della provincia.
Nei giorni scorsi, invece, con provvedimento a firma del Giudice del Tribunale di Avezzano, Marianna Minotti, è stato eseguito un sequestro nei confronti di B.M., 26, anni avezzanese, che occupava abusivamente, da tre anni, un alloggio di proprietà dell’Ater, regolarmente assegnato ad un’altra persona. Il provvedimento è stato emesso al termine dell’attività di indagine svolta dal personale del Commissariato di Polizia a seguito della denuncia presentata dal legittimo proprietario che, nel mese di marzo del 2016, rientrando a casa aveva constatato che la donna si era introdotta abusivamente nell’appartamento ed aveva fatto sostituire la serratura.
Gli investigatori, individuato e segnalato alla Procura della Repubblica di Avezzano il nucleo familiare, composto da persone di etnia rom, avevano richiesto il sequestro dell’immobile. L’occupante, peraltro, è stato anche recentemente condannato per rapina. L’alloggio, quindi, è stato immediatamente rimesso nel possesso del legittimo assegnatario.