AVEZZANO – Le multe del T-Red fatte per il superamento della doppia striscia bianca di arresto destinate ad essere tutte annullate.
La conclusione viene dall’analisi fatta sull’osservazione delle sentenze emesse da tutti e quattro i giudici di Pace di Avezzano, i dottori Roberto Roberti, Alberto Paolini, Stefano Bona e Agostino Colucci. Unica differenza nelle loro sentenze riguarda le spese accollate al Comune. Due di loro hanno assegnato da rifondere il solo contributo unificato, 43 euro, mentre altri due anche le spese legali, ovvero l’onorario degli avvocati.
Ad aiutarci, in questo intricato mondo di ricorsi e sentenze, è l’avvocato Carmelo Occhiuto che, proprio venerdì scorso, ha ottenuto sentenza favorevole ad altri ricorsi, tra i quali uno relativo ad un avezzanese che aveva ricevuto la bellezza di dieci multe per lo stesso identico motivo.
«Il T-Red ha prodotto oltre 15.000 multe in pochi mesi e l’80% di queste multe riguarda la famigerata doppia striscia di arresto che ha tratto in inganno gli automobilisti avezzanesi e marsicani – Di queste – spiega l’avvocato Occhiuto – almeno la metà, poco meno, sono state pagate. Ma su questo torniamo dopo. L’altra metà sono oggetto di ricorsi e, in queste settimane, abbiamo potuto constatare che i quattro giudici di pace di Avezzano si sono orientati tutti nello stesso modo: quelle multe sono da annullare. Questo comporta, per il Comune di Avezzano, un mancato introito e, a secondo del giudicato, la rifusione di spese o per il contributo unificato per avviare il ricorso o anche dell’onorario dei legali.
Chi ha pagato quel tipo di multe, ora, si vede danneggiato e anche beffato perché, da un lato non può più ricorrere ma dall’altro vede con certezza di aver pagato una sanzione illegittimo. E questo, nei confronti dei cittadini, a parer mio, non è assolutamente giusto. Tutte le altre considerazioni – conclude l’avvocato Occhiuto – le lascio a voi e ai cittadini».
Le considerazioni riguardano le casse comunali che, da un lato rischia di non vedere una entrata considerevole, e dall’altro sono anche esposte al rischio di dover rifondere delle spese che, moltiplicate per tutti i ricorsi, rappresentano una bella somma. Un elemento in più, molto concreto, per osservare che se si fosse praticato più buon senso e dialogo, invece che l’ostinatezza e la chiusura verso i cittadini, probabilmente si sarebbe evitato tutto ciò a vantaggio di tutti.