LUCO DEI MARSI – Appuntamento speciale con la storia dei Marsi lunedì 22 luglio, nell’ambito del cartellone estivo “Vacanze luchesi”. L’evento, a tema “Arte e archeologia tra le stelle, il mito e la storia”, vedrà protagonista l’area archeologica di Anxa-Angitia, a Luco dei Marsi, uno dei siti più emblematici dell’antica civiltà marsa. La manifestazione, a cura del Comune di Luco dei Marsi in sinergia con l’associazione Lucus, si aprirà, alle 21, con la suggestiva passeggiata archeologica e l’inaugurazione dell’illuminazione delle antiche mura di Anxa; la visita guidata sarà condotta dal dottor Hermann Borghesi, presidente della cooperativa archeologica Limes. L’artista Alessandra Mosca sarà voce narrante che accompagnerà i visitatori in un ideale viaggio nel tempo e nella storia delle terre marse, in un suggestivo percorso in cui l’alchimia tra arte, storia e letteratura sarà originale chiave di lettura e di comprensione di epoche, eventi ed elementi fortemente identitari per i territori fucensi e marsicani.
«Stiamo conducendo un’opera costante di valorizzazione del nostro sito archeologico, reale bene comune – ha spiegato la sindaca Marivera De Rosa – in un’ottica e con un progetto di più ampio respiro di promozione del territorio ma anche, nello specifico, di valorizzazione di un inestimabile patrimonio di storia e di cultura peculiari. Abbiamo riacceso idealmente i riflettori sul sito archeologico con qualificate iniziative, attuate sin dallo scorso anno di concerto con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo e la cooperativa Limes, e con questo evento lunedì accenderemo anche materialmente le luci sulla città di Anxa. Sarà una manifestazione, oltre che di grande valenza culturale, anche di indubbio fascino. Invito tutti a partecipare a questo speciale appuntamento delle Vacanze luchesi».
Ad Anxa sono visibili, oltre alla cinta muraria e ad altre antiche strutture, le vestigia degli edifici sacri che ospitarono il culto della dea Angizia, al centro di una devozione particolarmente diffusa tra le popolazioni locali già a partire dall’inizio del III sec. a.C., epoca alla quale risale la prima dedica, conosciuta, alla Dea.