ROMA – C’è chi prende l’aereo e se ne va in Scozia alla ricerca di castelli infestati, chi se ne va oltreoceano a Salem a cercar streghe morte o chi, più modestamente, nell’Isola di Poveglia vicino Venezia dove mettevano in quarantena gli appestati le cui anime a tutt’oggi sembrano cantar cori nottetempo.
A Roma nulla di tutto questo: il romano è stanco, vagamente apatico, oberato da duemila anni di storia sulle spalle e quindi il fantasma se lo fa in casa, a chilometri zero.
Il fantasma romano è diverso dagli altri ed è spesso un personaggio famoso: infatti i fantasmi circolanti per la Capitale vanno da Giulio Cesare a Nerone, dal Conte di Cagliostro a Donna Olimpia Pamphili cognata di papa Innocenzo X e perfino Giordano Bruno.
D’altro canto, l’Urbe è un enorme cimitero dove ogni chiesa ha il suo bravo cadavere esposto, dove ogni cittadino dispone di tre cimiteri comunali di cui uno monumentale (Il Verano), un cimitero americano, uno per gli acattolici dove riposano nientemeno che i poeti John Keats, Percy Bysshe Shelley, Gregory Corso e Antonio Gramsci; infine il macabro cimitero dei Cappuccini in Via Veneto, che ebbe come visitatore nel 1775 il Marchese De Sade, ornato con le ossa degli stessi divenuti pertanto complementi di arredo: “polvere eri e un lampadario diverrai”
Veniamo ai fantasmi: non solo ce ne sono a iosa, ma ci sono anche ville infestate: non c’è che l’imbarazzo della scelta; esaminiamone qualcuna:
Passeggiando per via Trionfale arriviamo al civico 5952, dove ora sorge la clinica privata Villa Stuart (quella dei calciatori).
La villa seicentesca ha una storia ricca di misteri e episodi inquietanti che in pochi conoscono. La casa fu acquistata alla fine del ‘700 da Giacomo Francesco Stuart.
Un secolo dopo finì in eredità alla contessa Emmeline Stuart-Wortley. nobildonna inglese dedita all’occultismo. Il suo amante, Lord Allen, si dedicò con lei alla magia nera e Villa Stuart divenne un salotto dove si partecipava a sedute paranormali. Ossessionati dalla magia i due amanti impazzirono. Nella strana coppia lei vedeva ovunque il fantasma della sorella affogata, lui credeva di parlare con Lucifero in persona. Un giorno Lord Allen scomparve e Lady Stuart giurò che era morto e che il suo spirito vagava nella villa di notte accarezzandole le mani attraverso la parete. Molti anni dopo degli operai, durante lavori di ristrutturazione, buttarono giù un muro della cantina e scoprirono i resti del nobile inglese: Emmeline lo aveva murato vivo. Da allora molti testimoni raccontano di aver visto la figura di un uomo scomparire misteriosamente dietro una parete in una stanza del seminterrato e a seguito di queste storie, il posto divenne noto ai molti come la “Villa dei fantasmi”.
Ma chiamiamo un taxi …
Il tassinaro arriva e noi: – Via Cassia n. 405 per favore –
E lui: – Villa Manzoni? –
– Si grazie … –
– Andateci da soli! – e fila via …
Al civico 405 della via Cassia ci sarebbero altro che fantasmi, ci abiterebbe addirittura… Satana in carne e fiamme: Villa Manzoni, secondo gli esperti di esoterismo è una delle Nove Porte degli Inferi, i portali usati dai colonnelli del Nemico e dalle anime dannate per raggiungere il mondo dei vivi.
Nella villa costruita dagli eredi di Alessandro Manzoni infatti si consumerebbero eventi quali apparizioni, illusioni e distorsioni della prospettiva, cantilene e sferragliare di catene provenienti dall’interno dei muri, scritte col sangue e fantasmi, soprattutto spiriti sospesi a metà tra i due mondi. Manco a dirlo il posto è divenuto punto di ritrovo per i satanisti della Capitale; si dice che persino la polizia, durante le retate, preferisce circondare la zona ed attendere la fine dei sabba e l’uscita dei membri per il loro fermo.
Volendo visitare a tutti i costi una villa infestata, andiamo sull’Appia Antica, davanti al sepolcro degli Scipioni, dopo Porta San Pancrazio, a visitare VILLA DELLE SIRENE.
Edificata su ciò che restava di un ipogeo romano e di un “tempio della tempesta”, ha il potere di esaudire i desideri ma solamente al contrario. Bisogna mettersi di fronte all’edificio e desiderare il contrario di ciò che si vuole. Questa particolarità della villa dà il nome alla stessa; infatti le sirene erano solite ingannare i marinai mostrando loro degli approdi che in realtà non esistevano.
Sempre sull’Appia Antica, vicino alla chiesa di San Cesareo facciamo una capatina a VILLA BESSARIONE dove è possibile imbattersi nelle anime dei nobili che erano soliti ritrovarsi qui in compagnia del Cardinal Bessarione. Le loro apparizioni sono molto discrete: appaiono, sorridono in modo educato e poi spariscono al suono di campanellini: noblesse oblige.
Fa caldo, la camminata è stata lunga quindi ci fermiamo qui.
Molto c’è da raccontare sui fantasmi a zonzo per la Città Eterna e dove incontrarli, ma questa è un’altra storia.
continua—>