COLLARMELE – «Ogni vocazione sacerdotale ripete quello che è accaduto sul lago di Galilea, l’incontro con Cristo, con i suoi sguardi e con la sua chiamata nel seguirlo e quella risposta degli apostoli che lasciando tutto lo seguirono». Le parole di mons. Pietro Santoro, Vescovo dei Marsi, sembrano ben incastonarsi nel servizio sacerdotale che don Francesco Tudini, alla luce del suo 50° anniversario di sacerdozio, tutt’ora presta come parroco della parrocchia di Collarmele, come vicario generale della diocesi, come guida della pastorale carceraria e come assistente spirituale del Mcl di Avezzano.
Per questa importante occasione, nella serata di venerdì 12 luglio, la comunità di Collarmele e tutta la diocesi dei Marsi, hanno voluto celebrare e festeggiare questo importante momento di grazia insieme con don Francesco Tudini. Nella solenne celebrazione eucaristica, presieduta anche dal vescovo dei Marsi, ha partecipato gran parte della comunità di Collarmele e del territorio diocesano. Nell’omelia di mons. Pietro Santoro si è potuto percepire tutta la gratitudine al servizio e al ministero di don Francesco Tudini.
«Il sacerdozio di don Francesco – afferma nell’omelia mons. Pietro Santoro Vescovo dei Marsi – diventa per Collarmele una celebrazione nuziale, una festa nuziale. Perché il ministero pastorale di don Francesco si è snodato ininterrottamente in questa comunità, dopo una breve parentesi in Avezzano. Collarmele, per lunghissimi anni, è stata ed è la sposa del suo cuore. Sposa amata e custodita dalla fede, alimentata dalla lampada della speranza e sostenuta nella carità. Il tutto con la sua umanità, capace di amare con serenità e pacatezza, ma con intensità di animo. Ma non soltanto Collarmele rende Grazie a Dio in questa eucaristica che è la sintesi della gratitudine, è la chiesa dei Marsi che rende anch’essa lode alla Trinità per i suoi servizi di cappellano e responsabile regionale della pastorale carceraria, di economo diocesano, di vicario generale e di assistente spirituale del Movimento Cristiano Lavoratori di Avezzano».
Terminata la celebrazione eucaristica, la comunità di Collarmele a voluto festeggiare il suo parroco con un momento di fraternità e la consegna di una targa in ricordo di tale importante evento.