CIVITELLA ROVETO – Che vi fossero delle difficoltà nella gestione della società sportiva erano apparse evidenti anche questa primavera, ma la decisione della dirigenza dell’Atletico Civitella Roveto presa in questi giorni lascia il mondo sportivo cittadino esterrefatto.
Con una nota a firma di Elio Tolli, si afferma che esistono tante di quelle difficoltà da non consentire alla società l’iscrizione al campionato per la stagione 20019/2020. Alla base della decisione innanzitutto il trasferimento di una buona parte della rosa che rappresentava l’ossatura della squadra; l’incertezza di non aver un impianto sportivo adeguato alle nuove normative (è di questi giorni una nota della Prefettura, della Questura e della Lnd che richiama i Comuni ad interventi specifici pena la chiusura degli impianti) e ancora l’impossibilità di affrontare un campionato dispendioso in un momento particolare dell’economia che attanaglia tutti i settori della società civile.
Insomma dopo sette anni contraddistinti da vittorie e ottimi piazzamenti, potrebbe venire meno anche la principale struttura di aggregazione cittadina. La decisione arriva per molti come un fulmine a ciel sereno; si era a conoscenza negli ambienti delle evidenti difficoltà che la società stava attraversando; anche la decisione di questa primavera di non continuare a giocare nell’impianto cittadino e di trasferirsi a quello di Morino aveva destato più di una perplessità, la rinuncia però all’iscrizione è qualcosa di molto serio. Non sappiamo, al momento, se la decisione presa dalla dirigenza è definitiva e se ci sono ancora dei margini per evitarla. La speranza che qualcuno possa andare a supporto dell’attuale struttura societaria e tentare di salvare il salvabile, anche se, in molti danno per defunta la società. Forse la mediazione dell’Amministrazione comunale potrebbe in qualche modo favorire un momento di riflessione ulteriore per cercare nuove forze al fine di ridare smalto alla passione calcistica nel centro rovetano.
La speranza che prevalga il buon senso e venga scongiurata l’ennesima sconfitta, sapendo che questa volta non si tratterebbe solo di sconfitta sportiva.