AVEZZANO – «Quando la parrocchia sente il suo sacerdote come proprio padre, la comunità lo ringrazia così, con gesti che fanno riscoprire la vera paternità di Dio». Con queste parole pronunciate da mons. Pietro Santoro vescovo dei Marsi la comunità parrocchiale della Santissima Trinità, ma anche l’intera diocesi dei Marsi, ha celebrato insieme a don Ennio Tarola i suoi 50 anni di sacerdozio.
Alle ore 18, nella chiesa della Santissima Trinità, letteralmente gremita di gente, è stata celebrata una Santa Messa in ricordo di questo importante evento. La solenne celebrazione Eucaristica, presieduta dallo stesso don Ennio, ha visto anche la preziosa presenza del Vescovo dei Marsi mons. Pietro Santoro che, nella sua bellissima omelia, ha ricordato l’importante ministero che svolge don Ennio Tarola. «Cinquant’anni è un tempo lungo – afferma mons. Pietro Santoro – speso per Cristo nella Santa Madre Chiesa. E questa sera vogliamo deporre nel cuore di don Ennio il profumo del Crisma che lo ha unto nel giorno della sua ordinazione, insieme a quanti sono stati per lui segni dell’amore di Dio. Innanzitutto i suoi genitori che questa sera sono nel ponte di gioia della sponda dell’Eterno e poi il vescovo che lo ha ordinato sacerdote, i vescovi sono succeduti nella chiesa dei Marsi e poi gli uomini e le donne delle diverse parrocchie di ogni singola istituzione in cui don Ennio ha esercitato il suo ministero».
La presenza di un nutrito numero di persone, parrocchiane e non, ha dimostrato l’importanza della figura e del magistero che continua ad esercitare, con la forza di un giovane, don Ennio Tarola. E ciò è stato dimostrato anche nel momento di festa fatto successivo alla celebrazione eucaristica: al di fuori della chiesa, proprio sul sagrato, è stato realizzato da alcuni parrocchiani un quadro fatto con i trucioli colorati che raffigurava la figura del Cristo Pantocràtore, mentre un ricco buffet è stato allestito dinanzi alla casa parrocchiale, tutto allietato con musica.
Abbiamo chiesto a don Ennio Tarola quale fosse il senso del suo ministero sacerdotale alla luce del suo cinquantesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale. La sua risposta è stata di una dolcezza e di una profondità unica. «Il senso è la mia vita – afferma don Ennio Tarola – . Non avrei potuto pensare, e non potrei pensare, la mia vita slegata dal sacerdozio: inteso come ciò che ho trovato lo condivido. Ciò che ho trovato dalla tradizione, dalla mia famiglia da mia madre e da mio padre, è stato Gesù. Che cosa ho condiviso con tutte le comunità parrocchiali e gli ambienti dove ho operato personalmente? Io ho condiviso Gesù».