Ci sono tanti modi per controllare una persona attraverso lo smartphone e, se pensi di essere una vittima di “spionaggio”, con un po’ di attenzione, puoi proteggerti dai ficcanaso.
Il tema della sicurezza è molto attuale, perché internet e lo sviluppo delle tecnologie ad essa associate, ci rendono sempre più connessi, ma anche sempre più vulnerabili. Se fino a qualche anno fa erano solo i nerd a preoccuparsi di restare anonimi il più possibile, oggi un po’ tutti avvertiamo il bisogno di mantenere privato almeno un piccolo spazio della nostra vita. Ti capita a volte di avere la sgradevole sensazione di essere spiato? Che qualcuno sappia sempre dove sei, cosa fai e di cosa parli con i tuoi contatti?
Lo smartphone, oramai indispensabile strumento di lavoro e di svago, è quell’oggetto di cui non facciamo mai a meno e che potenzialmente è una porta sempre aperta sul nostro mondo. Attraverso questo oggetto, chi è interessato a controllarti, può tenere traccia dei tuoi spostamenti oppure leggere le tue conversazioni, sapere quali app usi più frequentemente e per quanto tempo e persino ascoltare le conversazioni telefoniche. Preoccupato? Scopriamo cosa fare se sospetti di avere lo smartphone sotto controllo.
I metodi per controllarti sono di diversa natura. A volte la colpa è un po’ tua, che lasci attiva la geolocalizzazione o il bluetooth o che utilizzi la stessa password da decenni per tutto. Altre volte invece c’è proprio una macchinazione contro di te e qualcuno ha pensato bene di installare qualche programmino di controllo sullo smartphone che si nasconde alla tua vista, mascherandosi magari sotto il nome di un gadget o di un’app che usi normalmente; questi programmi sono proprio molesti perché il tuo smartphone diventa un microfono e una videocamera sempre accesi, le conversazioni sono registrate, i messaggi sono inoltrati al controllore, insomma una situazione molto brutta.
Prima di buttare lo smartphone dalla finestra, puoi provare queste soluzioni e magari liberarti senza troppi pensieri degli spioni che ti perseguitano.
Ti proponiamo tre potenziali veicoli di intrusione (WhatsApp, la geolocalizzazione e i programmi spyware) e le possibili soluzioni per proteggerti.
L’ instant messenger più usato e amato è senza ombra di dubbio WhatsApp, che offre anche la versione Web per poter comunicare dal PC, senza dover guardare lo smartphone. Collegarsi a WhatsApp Web è semplice, basta inquadrare il codice QR sulla pagina Web della chat con il proprio smartphone, dalle impostazioni dello stesso, e il gioco è fatto. Se qualcuno volesse controllare le tue chat su WhatsApp in tempo reale, non dovrebbe fare altro che avere in mano lo smartphone per una manciata di secondi. Indichiamo con controllore e controllato i protagonisti di questa spy story. Il controllore si collega alla pagina Web di WhatsApp attraverso il browser e seleziona la “Modalità Desktop” dalle impostazioni dello stesso, per visualizzare il QR Code. Poi prende lo smartphone del controllato e cerca “Whatsapp Web” dall’app, inquadrando con lo scanner il QR Code del proprio telefonino. Fatto, non serve altro.
Ogni messaggio verrà visualizzato direttamente anche dal controllore.
Come faccio a proteggermi dagli spioni di WhatsApp? Presto detto. Per controllare se hai accessi strani alla versione Web dell’app, dal tuo smartphone vai su “Whatsapp Web” e controlla la lista delle connessioni. Se ne hai più di una, qualcosa non sta andando per il verso giusto; ad ogni modo, seleziona la voce “Disconnetti da tutti i dispositivi”.
L’altro cavallo di Troia per curiosi molesti è la geolocalizzazione che usi per sapere se qualche amico è nelle tue vicinanze, o per il navigatore, o anche solo per controllare il meteo. Le app che ti chiedono di attivare questo servizio all’apparenza innocuo sono tante. Il rovescio della medaglia è che avere il servizio attivo significa che chiunque può sapere dove sei in ogni momento.
Non ci credi? Ti farò due esempi illuminanti. Prendiamo Google Maps, il servizio di Google per trovare le strade e i migliori percorsi per raggiungere una destinazione. Collegandosi da smartphone è possibile usufruire di una funzione molto utile, che permette di condividere la propria posizione. Andando su Maps, dovrai autorizzare la geolocalizzazione. Cliccando sulle opzioni trovi il comando “Condivisione della posizione”, che ti porta a scegliere per quanto tempo vuoi che duri la condivisione. Nota che una delle opzioni è “Fino a disattivazione”. Devi poi scegliere con chi vuoi attivare la condivisione. Se qualcuno ha accesso al tuo telefono e compie queste operazioni a tua insaputa, ecco che lo smartphone diventa uno strumento per sapere sempre dove sei.
Per il secondo esempio utilizziamo sempre Google Maps, che mette a disposizione un servizio che si chiama “Cronologia”, dal quale puoi controllare i tuoi spostamenti nel tempo. In teoria solo tu hai accesso a questi dati, perché sono legati al tuo account Google, ma se qualcuno scoprisse la password potrebbe facilmente monitorare i tuoi passi nel tempo.
Come faccio a non farmi pedinare digitalmente? Per risolvere questo problema, innanzitutto tieni la geolocalizzazione disattivata e poi vai nelle impostazioni del tuo account Google e clicca su “Persone e condivisione”, quindi su “Gestisci la condivisione della posizione” e disattivala.
Se poi qualcuno è davvero molesto, ti ha installato sullo smartphone un programma spyware. Si tratta di app che si nascondono alla tua vista e che permettono di ascoltare e leggere tutto ciò che viene detto o scritto. In questo caso le soluzioni non sono molte. Puoi installare a tua volta un’app che analizza lo smartphone e trova elementi strani.
Come faccio a scoprire se ho uno spyware sul mio smartphone? Puoi installare diversi antivirus e lanciare la scansione. Perché non basta un antivirus soltanto? Perché ogni antivirus è “specializzato” in qualcosa, chi scova malware, chi spyware, chi trojan.
Insomma per avere una copertura ampia di protezione dopo aver fatto una scansione, disinstalla l’antivirus e procedi con una nuova installazione e successiva scansione, eliminando di volta in volta le minacce trovate. Infine, la soluzione brutale: vai sulle impostazioni dello smartphone e scegli l’opzione “Backup e ripristino”, quindi seleziona “Ripristina dati di fabbrica”, l’opzione che ripristina tutte le impostazioni e elimina tutti i dati sul dispositivo.
Per non perdere foto, contatti e messaggi, è opportuno fare prima un backup, altrimenti perderai tutto. Ci sono app che ti permettono di fare anche il backup delle app, ma ricorda che stai ripulendo tutto proprio perché sospetti che ci sia stata un’intrusione nello smartphone, quindi lascia fuori dal backup le app, avrai il tempo di installare nuovamente quelle che t’interessano.
Questi piccoli accorgimenti dovrebbero metterti al sicuro ed eliminare elementi nocivi di controllo sulla tua vita, ma ricorda di fare delle verifiche periodiche e soprattutto, non lasciare in giro lo smartphone, nemmeno a casa.