“Tarquinia, antica città etrusca, sei secoli prima di Cristo. In occasione di una gara a cavallo, Lucumone, giovane e assai ambizioso mercante etrusco, si invaghisce della nobile Tanaquil. Lucumone, in realtà Licomede di Corinto della stirpe dei Bacchiadi diventerà il Primo dei Tarquini di Roma dopo il re Anco Marcio…” inizia così il nuovo romanzo storico di Emma Pomilio. Stavolta, pur esistendo un insieme di molti personaggi secondari che danno origine alla historia minor, è proprio Tarquinio, il personaggio principale, che dà origine alla narrazione di questa che è una autentica ricostruzione della historia major della quale in realtà si sa assai poco. Per molto tempo “i sette re di Roma” sono stati considerati a lungo quasi leggenda, venivano anche descritti così, personaggi leggendari, agli scolari degli anni ’60 e ’70 ed anche degli ’80… Oggi, seguendo le risultanze di studi e ricerche condotte sul campo da Andrea Carandini è emersa la realtà storica di Romolo e quindi, a seguire, quella della intera serie di Re di Roma. Anche in questo caso si è giunti alla demitizzazione di una parte della storia romana, in analogia con quanto compiuto anche in altri campi, ricostruendo la storia verificata su quella tramandata. Ora si tratta di comprendere, in verità, quanto sia attendibile la storia proposta nel nuovo Romanzo di Emma Pomilio “I Tarquini la Dinastia Segreta”! Un romanzo storico, e Alexandre Dumas lo ha insegnato assai bene, non è detto che debba essere in piena sintonia con la storia, ma da Manzoni a Eco c’è stata sempre una piena adesione, una vera e propria documentata esposizione di una historia minor entro l’affresco maggiore di quella major. Così Tarquinio-Lucumone-Licomede si veste dei panni che servono a raccontare di quei legami che Roma ha avuto col mondo greco ed orientale (sicuramente quell’Enea di Ilio è un altro punto da indagare, così come fece Valerio Massimo Manfredi per Diomede nelle “Paludi di Esperia”) e poi con quello etrusco con il quale ci fu assai ben più di una semplice contaminazione. La dinastia etrusca a Roma segnò l’ascesa del dominio di Roma e anche la sua trasformazione politica da “monarchia non dinastica” a repubblica senatoriale, più aristocratica di quanto non si creda e più democratica di quanto non si sia disposti ad ammettere!
Il merito di Emma Pomilio è quello di aver scavato nei meandri della storia raccontata, di quella provata con le ricerche archeologiche, per restituire alla storia il suo valore narrativo e testimoniale, comunque ha dato anche maggiore spessore a quei racconti dei sussidiari sui quali molti di noi son cresciuti, a suo tempo… Ed anche questa è storia!
Immagine di repertorio Andrea Carandini ricevuto al Quirinale.
Emma Pomilio in una immagine di repertorio