AVEZZANO – Resta ancora in sospeso la richiesta dei 14 ex consiglieri di minoranza diventati di maggioranza l’8 giugno scorso e a tal proposito inviano una lettera di sollecito al Commissario Prefettizio dott. Mauro Passerotti, facendo esplicita richiesta di attuare le linee d’indirizzo già impartite, appunto, dal consiglio comunale dell’8 giugno, consiglio che decretò la caduta dell’amministrazione De Angelis con la sfiducia sul bilancio.
I 14 ex consiglieri di maggioranza, Mario Babbo, Cristian Carpineta, Domenico Di Berardino, Gianni Di Pangrazio, Gianfranco Gallese, Roberto Verdecchia, Donato Aratari, Antonietta Dominici, Vincenzo Ridolfi, Alessandro Pierleoni, Luigia Francesconi, Leonardo Rosa, Marco Natale e Francesco Eligi, scrivono quanto segue in una nota inviata all’Illustrissimo Commissario Passerotti:
In riferimento ai ripetuti articoli pubblicati sui quotidiani e sui social, relativi alla nota questione del <<semaforo killer>>, i sottoscritti ex Consiglieri Comunali evidenziano e richiedono quanto segue.
Per espresso riconoscimento dello stesso DE ANGELIS le tematiche che hanno riguardato l’impianto semaforico di Avezzano Via XX Settembre – Via dei Fiori “sono sfuggite di mano” nel senso che dalla installazione dell’apparecchio (dicembre 2018) fino al suo spegnimento (13.5.2019) nessun amministratore (Assessore e/o Dirigente) ha mai avvertito il dovere di relazionarne gli effetti ai rappresentanti comunali.
In realtà i Consiglieri Comunali non hanno mai conosciuto, neppure in fase postuma, quali esigenze imponevano la installazione di un simile apparecchio, con quelle modalità operative, come pure nessuno ha mai chiarito le ragioni della modifica della segnaletica orizzontale, peraltro appare effettuata senza la prevista ordinanza.
Invero i Consiglieri Comunali hanno sicuramente constatato che nelle pieghe del bilancio di previsione 2019 era stato preventivato un maggiore gettito di entrata con previsione di circa E 2.200.000,00 (rispetto ai precedenti euro 750.000,00 circa) per il triennio a seguire (2019-2020-2021 quindi Euro 6.600.000,00) ma nessuno è mai stato reso edotto che dietro tali linee guida in realtà Sindaco e Dirigente si prefiggevano lo scopo oggi da tutti disapprovato.
L’emergenza sociale determinata infatti dall’impianto semaforico è emersa in tutta la sua portata nel mese di marzo 2019 in cui si apprendeva che oltre 10.000 multe erano state elevate in danno degli ignari contribuenti ingannati dalla doppia linea di arresto, comunque rispettosi dell’arresto del veicolo prima delle strisce pedonali e quindi prima del semaforo verticale.
Per quale ragione il Comune ha determinato l’arretramento della linea di arresto a terra tra i 7,45 agli 11 metri dal semaforo? E per quale ragione non si è diligentemente adoperata per cancellare compiutamente da terrà la linea originaria? Ed ancora per quale ragione la Polizia Locale non ha avvertito il dovere di piantonare l’incrocio onde fornire compiuta informazione ai cittadini?
E’ stato riferito che l’arretramento della linea trasversale a terra è stato determinato per consentire ai mezzi pubblici pesanti un adeguato spazio di manovra. Ma allora dobbiamo convenire che per oltre 20 anni la segnaletica previgente non era a norma e se così fosse diverse e ripetute devono ritenersi le omissioni dell’Ufficio competente che aveva l’obbligo di adeguare l’area di intersezione con sollecitudine e prontezza.
E se tale conclusione in realtà non fosse altro che una strumentale giustificazione finalizzata a celare lo scopo effettivo della operazione ovvero fase cassa per sopperire al mancato introito dei parcometri a causa della obbrobriosa pista ciclabile che di fatto ha allontanato il potenziale flusso veicolare nel centro cittadino?
Tralasciando le suesposte considerazioni, che attengono alla dialettica politica, i sottoscritti ex amministratori evidenziano l’inadeguatezza dell’Azione Amministrativa a trattare con il dovuto tempismo e terzietà l’argomento di che trattasi nel rispetto della volontà espressa dal Consiglio Comunale.
E’ inaccettabile che si continui a mistificare ciò che non è affatto interpretabile come se non bastasse la documentazione probatoria già acquisita (video – foto e rilievi dei Vigili Urbani del 22.3.2019).
Le ripetute affermazioni sulla stampa, del tutto inusuali per un dirigente, secondo cui nell’area di intersezione non vi fossero due linee trasversali di arresto, sono manifestazione di carenza di obiettività e serenità, necessarie a dirimere l’emergenza sociale, nel rispetto delle linee di indirizzo già impartite dal Consiglio Comunale del 8.6.2019, senza doversi trincerare dietro schematismi in ordine alla mancata pubblicazione della delibera consiliare.
Per tali ragioni i sottoscritti Ex Consiglieri Comunali rivolgono formale istanza al Commissario Prefettizio affinché predisponga, con la urgenza del caso, tutti i provvedimenti necessari a dare immediata attuazione alle linee di indirizzo impartite dal Consiglio Comunale nella seduta del 8.6.2019 circa l’attivazione del procedimento di annullamento e/o revoca dei verbali sanzionatori per sconfinamento della linea semaforica, evitando così eventuali responsabilità di natura erariale.
Ad ogni modo i sottoscritti ex Consiglieri si mettono a disposizione per la costituzione di un eventuale gruppo di lavoro con la partecipazione di tutti i soggetti chiamati a dare un contributo alla soluzione alla tematica che ci occupa.