CELANO – Celano ha salutato ieri pomeriggio, per l’ultima volta, il bersagliere e poi partigiano Antonio Sericchi, che si è spento alla veneranda età di 101 anni, compiuti da qualche giorno.
In molti hanno voluto rendere l’ultimo saluto a “Tonino I Pupazz”, così come lo chiamavano in paese, premiato nel 2017 con la Medaglia della Liberazione.
La banda, all’uscita del feretro dalla sua abitazione, ha intonato Bella Ciao, ad attenderlo, oltre a tanti concittadini, i bersaglieri di Celano e la confraternita della Madonna del Carmine, confraternita religiosa di cui Tonino faceva parte.
Il corteo funebre è arrivato nella Parrocchia di San Giovanni, dove Don Ilvio Giandomenico ha celebrato le esequie. “ 100 anni più uno”, ha esordito il parroco nella sua omelia, “ quanto bene in questi anni ha fatto Tonino, bene che Dio conosce. Tonino è stato testimone e protagonista della storia non solo di Celano, ma dell’Italia, lui partigiano che ha lottato per la libertà e per gli altri sempre rimanendo umile fino alla fine, contagioso era la sua allegria”.
Anche i rappresentanti politici di tutti i partiti, il segretario provinciale del PD Francesco Piacente con il segretario della sezione cittadina Calvino Cotturone e la parlamentare Dem Stefania Pezzopane hanno voluto rendere omaggio all’uomo. Così come l’ANPI, che ha espresso il proprio cordoglio al partigiano tramite una nota diffusa alla stampa:
“Alla veneranda età 101 anni è morto il compagno Antonio Sericchi. Contadino dalla tempra eccezionale, di forte carattere è stato testimone dell’intero secolo breve il 1900 e della storia di Celano. Fortemente legato alla terra, ai valori della società agro-pastorale, sapeva parlare ai giovani richiamando i valori di libertà, di emancipazione sociale. Iscritto al Partito Comunista Italiano dal dopoguerra al 1989 anno in cui viene sciolto. Dopo l’8 settembre 1943, ex bersagliere del regio esercito, contribuisce alla lotta partigiana per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Riesce a nascondere nella sua casetta agricola nel Fucino diversi giovani soldati alleati sbandati o fatti prigionieri dai tedeschi e rinchiusi nel campo di concentramento di Avezzano. Si distingue nel recuperare dai tedeschi e collaborazionisti fascisti, gli animali sottratti con la forza delle armi dai pastori e contadini.
Nel 1991 il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga gli rilascia Diploma d’onore al Combattente per la Libertà d’Italia. Iscritto all’ANRP ( Associazione Nazionale Reduci dalla prigionia, dall’internamento, dalla guerra di Liberazione).
Nel mese di aprile 2016 inoltra domanda per la concessione della Medaglia della Liberazione. L’ANPI Marsica nel richiamare i valori della Resistenza e la figura del compagno Antonio Sericchi raccomanda ai cittadini e soprattutto ai giovani, i valori sanciti dalla Costituzione Repubblica ottenuta grazie al sacrificio di molti giovani e combattenti per la libertà, la democrazia e la giustizia sociale”.