AVEZZANO – Terminata la prima fatica degli oltre 800 studenti marsicani impegnati negli Esami di Stato 2019.
Gli studenti hanno trascorso la “Notte prima degli Esami” in Piazza Risorgimento allestita a festa ad opera della Pro Loco di Avezzano. I maturandi hanno potuto conoscere le offerte formative degli atenei abruzzesi e ballare sotto le stelle per qualche ora. E dopo la notte di festa, il risveglio, questa mattina per l’appuntamento con il tanto temuto esame di maturità.
I ragazzi all’uscita da scuola, con il vocabolario in mano, tirando un respiro di sollievo per scaricare la tensione accumulata, hanno iniziato un primo confronto tra loro per trarre le conclusioni e fare un primo bilancio sull’elaborato consegnato ai commissari;
Ho scelto la traccia giusta? Ho scritto cose importanti? fuori tema?
Queste le domande su cui si interrogano gli studenti circa la prima prova che ha riguardato l’elaborato di Italiano. La prova è stata identica in tutti gli indirizzi scolastici e gli studenti hanno avuto a disposizione 6 ore per sviluppare e completare il lavoro, scelto tra ben sette tracce, divise in 3 tipologie:
-Tipologia A – 2 tracce di analisi del testo;
-Tipologia B – 3 tracce di testo argomentativo;
-Tipologia C – 2 tracce di tema di attualità.
Le tracce delle due analisi del testo sono state: per la poesia il brano “Risvegli” di Giuseppe Ungaretti (tratto dalla raccolta “Allegria, Il Porto sepolto”), per la prosa lo scrittore Leonardo Sciascia con un brano tratto dal romanzo “Il giorno della civetta”.
Per la tipologia B, i tre temi oggetto di scelta sono stati: “L’importanza del patrimonio culturale”, il secondo “Un indagine sulla coscienza e la mente umana”; ed il terzo dal titolo “L’eredità del Novecento”.
La scelta tra i temi d’attualità poteva essere tra l’importanza delle istituzioni traendo spunto da un discorso fatto dal Prefetto Luigi Viana in occasione del trentennale della morte del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa; la seconda proposta invitava ad interrogarsi sul Ruolo dello sport nella storia e nella società, partendo dal racconto delle gesta del ciclista Gino Bartali.
Tantissimi sono gli studenti che hanno riposto le proprie speranze e conoscenze nel saggio breve che quest’anno offriva numerosissimi spunti. L’importanza e la delicatezza dei temi non ha spaventato i maturandi che hanno però dovuto attingere con coraggio alle esperienze vissute a scuola e nella vita di tutti i giorni, per raccontare fatti reali e di cronaca calandosi nella situazione socio-economica italiana ed europea. Tra un analisi del contesto sociale ereditato dalla storia del 900, un ricorso alla memoria di Gino Bartali che salvò grazie al Ciclismo migliaia di ebrei, e una decisa analisi sul fenomeno delle mafie che ritroviamo (oltre che nel brano tratto dal giorno della Civetta di Sciascia) nel saggio di tipologia c. Nell’origliare i ragazzi all’uscita da scuola sembra che la tipologia B sia stata quella meno gettonata.
Gli studenti del Liceo Scientifico “Pollione” e del Liceo Classico “Torlonia” hanno preferito di gran lunga l’analisi del testo di Ungaretti, un autore che viene studiato e approfondito non solo nella letteratura ma anche nella storia e nella filosofia, la cui opera oggetto di analisi è alla base della sua formazione, della sua storia e di tutta la sua poetica.
Le scelte poi variano in base agli istituti e all’argomento: ad esempio l’analisi del brano di Sciascia sembra essere piaciuto agli studenti del Liceo delle Scienze Sociali Benedetto Croce, mentre gli studenti degli istituti Professionali hanno preferito imbattersi nella redazione del tema di attualità, scelta detta probabilmente anche dalla possibilità di argomentare il testo con il proprio background personale.
Tante le novità di quest’anno a cominciare dalla seconda prova che si svolgerà domani.
Lo scritto sarà diverso per ogni indirizzo di studio; i maturandi del liceo scientifico dovranno infatti affrontare una seconda prova sia di matematica che di fisica, quelli del classico una prova mista di latino e greco. Negli istituti professionali sarà divisa in due parti, una parte ministeriale, uguale per tutti gli studenti di un determinato indirizzo di studi, e una parte stabilita dalla commissione. Abolita la terza prova e inserite le buste contenenti argomento interdisciplinari da aprire durante l’orale.