Dalla Redazione
Lo scorso 11 maggio, la nostra Sveva Villoresi lanciava un appello quasi disperato alle autorità e a chi di dovere, affinché si ponesse fine alle pericolose scorribande dei cosiddetti “centauri” o “aquile di acciaio” che a schiere di centinaia, in concomitanza del week-end, invadono le strade della Marsica creando non pochi problemi alla viabilità e alla sicurezza di tutti. Alla luce dell’ennesima tragedia consumatasi domenica scorsa nei pressi di Pietrasecca, riproponiamo il suo articolo nella speranza che, sotto la spinta emotiva di quanto accaduto, si muovano gli organi competenti. Qui, di seguito, l’articolo di Sveva Villoresi.
TAGLIACOZZO – Qualcuno ci salvi dai “centauri” del fine-settimana. Tutte le strade del circondario, a cominciare dalla Variante, per non dire della vecchia Tiburtina, il sabato e la domenica vengono sistematicamente prese d’assalto da schiere di motociclisti invasati. L’inquietante, continuo rombo dei motori tirati al massimo, lo stridìo delle frenate, le brusche accelerazioni, le impennate, il pericoloso zigzagare sulle carreggiate, scuotono il sistema nervoso di quanti incrocino i loro percorsi. Le prodezze, le acrobazie, diremmo le prepotenze impunite di questi personaggi esaltati alla continua ricerca del brivido, risultano estremamente pericolose per il traffico veicolare, l’incolumità dei pedoni e di loro stessi. Sfrecciano a velocità pazzesche, incuranti di segnaletica e limiti imposti, certi dell’assoluta mancanza di controlli. Controlli severissimi e multe salate, al contrario, riservati al povero cristo che si reca al lavoro e distrattamente supera di poco la soglia imposta dai limiti di velocità.