AVEZZANO – Un tempo l’attività di progettazione di interventi sul territorio analizzava contesti, comportamenti, usi, tradizioni e necessità, contemperando il tutto con i vincoli di ogni genere esistenti e cercando, infine una soluzione che fosse rispettosa sia delle norme che delle necessità, sia dei contesti che delle modifiche proposte.
C’è chi dice che la Città di Avezzano debba trasformarsi, ovvero pedonalizzazione del Centro e piste ciclabili e biciclette dappertutto. Ovviamente nessuno dice cosa e come debbano fare i 15.000 residenti del Centro storico per uscire da esso o per usare le loro autovetture.
Ci sono, e l’abbiam detto più volte, ad Avezzano e dintorni immatricolati 60.000 autoveicoli circa… Che si debba limitare talora la circolazione degli autoveicoli perché il centro è invaso da esse è cosa buona però occorrerebbe anche stabilire una maniera corretta per gestire questa riduzione. L’aver spostato le Scuole Corradini e Mazzini, per il momento il progetto è in corso, libererà una parte del Centro delle vetture alle 8,00 del mattino e alle 13,30 ma questa parte è stata sezionata già dalla Piazza dall’intervento in corso (cantiere). Poi cosa si farà? Si toglierà il Tribunale e la Procura? Certo tra poco se ne andranno comunque se non si corre ai ripari! E allora cosa resterà? Forse 125 persone che usano la bici come fatto stilistico, comportamentale ma che non si curano degli altri…
Comunque, ecco il progetto della Nuova Pista Ciclabile, quella tra Piazza della Repubblica e Via Roma.
Ed ecco come appare l’intervento alla fine!
I disegni son belli, ma la realtà può essere diversa…
Un vialone è divenuto una strettoia senza precedenti: viva la Città Bella nella quale non ci sarà un giorno più nessuno se non i ciclisti con il papillon!!!