AVEZZANO – Crollo dell’Amministrazione del Comandante, il “day-after” è fatto di reazioni molto definite da parte dell’opposizione divenuta ieri in Consiglio nuova maggioranza capace di chiudere la sindacatura De Angelis. La sfiducia a De Angelis era nell’aria da giorni, nonostante i tentativi del Comandante, di trovare supporti improbabili dell’ultimo momento. Ma comunque lo strappo si è sentito, non fosse altro che per due motivi: una esperienza durata meno di due anni e la spina staccata grazie al supporto di consiglieri che, in un qualche modo, possono annoverarsi col mondo del centrodestra tante volte richiamato dal Comandante. A dimostrazione che, evidentemente, questa amministrazione di centrodestra a guida forzista era un simulacro, una rappresentazione ma non era una cosa reale, basata su programmi e alleanze definite. Un castello di carta crollato alla prima vera bufera.
Questi i commenti raccolti dai consiglieri Babbo, Gallese, Eligi, Verdecchia e Carpineta.
Mario Babbo: «Una amministrazione arrogante che ci ha costretti a perdere tempo su temi che si sarebbero risolti in poco tempo se solo si fosse utilizzato un po’ di buon senso e che non ci ha dato la possibilità di discutere dei problemi occupazionali, vedasi Smic, del Tribunale, della possibilità di reperire fondi utilizzando e promuovendo il bonus sisma per permettere la ristrutturazione del borgo di Antrosano e San Pelino ed attrarre turisti… Insomma una amministrazione che non ha ascoltato la città».
Gianfranco Gallese: «La fine dell’Amministrazione De Angelis mi provoca due sentimenti diversi. Da una parte soddisfazione, ma anche amarezza perché chi esce sconfitta è la Città che sicuramente avrebbe meritato una Governance serena e all’insegna del reciproco rispetto delle parti politiche e anche della condivisione. Il ramoscello d’ulivo, a me tanto caro, è stato teso ma troppe volte vilipeso e calpestato. Per tali motivi non mi sento di scadere in esternazioni trionfalistiche e con toni da stadio, che tristemente furono appannaggio di tanti dei vincitori dalla prima ora. La mia coscienza, e quella dei miei colleghi, è pulita. Al primo cittadino uscente, infatti, io personalmente non ho fatto mancare consigli, sul Mercato del Sabato, sulla mia idea di ciclopedonalizzazione, che è soprattutto collegamento delle frazioni e delle periferie col cuore della città, dando priorità al collegamento con il cimitero. Potrei continuare con le mie proposte su Protezione Civile e messa in sicurezza della città, una diversa politica sul verde, ovviamente contro questo massiccio e scellerato taglio indiscriminato degli alberi, soprattutto l’ultimo, in Piazza del Mercato, che associato alle coperture in materiali plastici diventerebbe il forno a microonde della città. Ma nulla, nessuna di queste idee ha avuto accoglimento, anzi troppe volte, con i colleghi dell’opposizione, ho avuto la triste sensazione che si poteva parlare all’infinito, ma tanto alla fine decideva sempre il Comandante e il ramoscello d’ulivo era destinato a fare una brutta fine. Una chiusura che ha visto perdere la possibilità di fare la Cittadella dello Sport, così come non si è realizzata una seria Protezione Civile e poi i casi del T-Red usato come un bancomat e la Polizia Locale come gabellieri del Sindaco invece che come angeli custodi della città a protezione del territorio e delle persone fragili. Insomma, tanto, troppo tempo sprecato, ai danni della città».
Francesco Eligi: «L’arroganza di De Angelis e della sua Amministrazione nei confronti dei cittadini e di tutti i consiglieri comunali è stata punita.
L’unico epilogo possibile altro non poteva essere se non quello che si è verificato ieri in Consiglio comunale. Avrebbe fatto bene, De Angelis, a capire dove si andava a parare e chiudere la legislatura già il 18/04 dopo la prima bocciatura del consuntivo.
Avrebbe fatto risparmiare tanto tempo e, per una volta, avrebbe fatto davvero il bene della città».
Roberto Verdecchia: «Sic transit gloria mundi…. anche l’”imperatore” è stato sconfitto ed umiliato. Non un atto di umiltà, ma solamente un excursus sul fatto sulle opere realizzate (programmate in gran parte dall’altra amministrazione), ma non un cenno alle malefatte, pista ciclabile incoerente ed inopportuna che va avanti senza motivi anche su piazza Torlonia, un mercato storico spostato in altro luogo senza logica perché la nuova piazza Torlonia non poteva essere “occupata” in quanto non confacente al nuovo look. Il T-Red posto in essere con l’inganno ed il trabocchetto del giallo a 4 secondi e della doppia linea bianca solo per far cassa e terminare il famoso contratto di cantiere (nuovo municipio), lasciato lì senza alcuna continuità, (vedasi approvazione di bilancio preventivo del dicembre 2018), e per il momento ci fermiamo qui. Pensasse bene il De Angelis al suo futuro politico, ma verso altre mete».
Cristian Carpineta: «Troppi moniti, inascoltati, abbiamo cercato di dare all’Amministrazione De Angelis, ma c’è sempre stato un solo “io” senza mai UN NOI, nessuna condivisione e nessun confronto, solo imposizioni: tentato trasferimento del comando della Polizia Locale al Parco Arssa, Urban Center/PRG, Mercato, T-Red, T-Rex, caso Gielle, Università privata presso il Castello Orsini declassando la pubblica oppure la mancata attuazione del Master Plan (avrebbe dato lavoro e valorizzato Avezzano), per citarne alcuni. Cinque giunte e un numero indefinito di assessori…un modus operandi di pochi in favore di pochissimi, un teatrino di cattiva politica inaccettabile, attacchi sempre personali, cui noi consiglieri di opposizione con i colleghi Aratari, Ridolfi, Dominici, Pierleoni, Rosa, Natale e Francesconi, abbiamo finalmente messo fine. Tante domande mi restano irrisolte… Perché? Perché non condividere i percorsi? Perché non ascoltare le associazioni di categoria? Perché interrompere, in un momento economico così delicato, il flusso delle entrate ai commercianti del centro, iniziando nel bel mezzo del mese patronale dei lavori non pronti per essere realizzati? Perché valorizzare solo la zona nord? Risposte che, pur essendo stato parte di questa consiliatura, non sono ancora in grado di dare. Ora un periodo di commissariamento farà capire meglio il sistema venutosi a creare, tranquillizzando al contempo tutti i comparti della realtà civica…Avezzano sarà in grado di rimettersi in carreggiata…anche stavolta! W Avezzano!».
Domani alle 12, nel Palazzo comunale, Il Comandante terrà una conferenza stampa per spiegare i suoi perché, svelare le sue verità, probabilmente togliersi qualche sassolino dalle scarpe. Ma ormai siamo in piena fase due, ovvero in attesa del Commissario che poi scioglierà il Consiglio e porterà la città fra l’autunno e la prossima primavera alle nuove elezioni.
Noi ci permettiamo di consigliare alla nuova maggioranza, quella composta da Aratari, Babbo, Carpineta, Di Berardino, Di Pangrazio, Dominici, Eligi, Francesconi, Gallese, Natale, Pierleoni, Rosa, Ridolfi e Verdecchia, di rassegnare le dimissioni in contemporanea e far sciogliere subito il Consiglio in modo da accelerare i tempi ed aiutare la città. Il nostro auspicio, poi, è quello che l’arrivo del Commissario prefettizio possa portare un tempo di riorganizzazione della macchina comunale e di pacificazione ad Avezzano, una città ora profondamente divisa, in alcuni casi ai limiti dell’odio, e che invece ha bisogno, nel rispetto delle differenze, di procedere unita per uscire dal buio in cui è stata fatta piombare e dalle grandi difficoltà in cui ora è pericolosamente impantanata.