AVEZZANO – Il centro della città in balìa del degrado, della sporcizia e dell’incuria.
Vuoi per il distacco dell’Amministrazione Comunale con il cittadino e vuoi per la maleducazione degli utenti, la città sta prendendo sempre più la forma di una vera e propria pattumiera a cielo aperto.
Fino ad oggi abbiamo raccontato della periferia della città dove i nostri lettori ci hanno più volte invitato a mettere in evidenza i “disastri ambientali” ai quali assistono giornalmente, oggi invece c’è un’altra parte del centro della città che comincia a far sentire la propria voce.
Siamo sulla centralissima Via Marruvio, la strada che conduce a Piazza Risorgimento, dove giornalmente i residenti, impotenti, assistono a scene di incuria generale nell’indifferenza di un’ Amministrazione distante dai problemi reali dei cittadini. Sono lontani i tempi in cui attraverso una telefonata al Sindaco si potevano cambiare lampade non funzionanti o sistemare i marciapiedi.
Oggi quel telefono che tanti rimpiangono è spento ma ad essere spente sono anche le luci a Palazzo di Città. La città sta pagando a caro prezzo le scelte quanto meno discutibili di un’ Amministrazione che oggi si trova a dover risolvere, in tempi strettissimi, molteplici problemi che la stessa ha creato. Un vecchio proverbio recita :”chi è causa del suo mal pianga sè stesso”, ma stavolta a pagarne le spese sono i cittadini.
Vuoi per l’insediamento della nuova ennesima Giunta De Angelis, vuoi per il fermento intorno alla convocazione del Consiglio Comunale di sabato prossimo che segnerà, ad ogni modo, il cammino del Comandante, vuoi per le problematiche che vanno dal T-Red, alla pista ciclabile, alla location del mercato del Sabato, alle continue avance che il Primo cittadino è obbligato a fare all’Udc per non trovarsi di nuovo in minoranza e liberare il posto sul quale oggi siede, la città risulta essere abbandonata a se stessa senza alcuna prospettiva.
Ormai l’unico obiettivo di quella che sembra essere una maggioranza in agonia, continua ad essere solo e soltanto quello dell’imposizione delle piste ciclabili, inutilizzate, in ogni dove, nel frattempo il Giro d’Italia transita all’Aquila. E mentre ad ogni costo si vuol prendere come modello Amsterdam, si rischia di fare la fine di tutt’altre città meno fortunate.
La nostra speranza è che mentre ci si affretta a postare sui social notizie su tutte le capitali europee, qualcuno abbia la compiacenza di scendere in strada e rendersi conto di vivere in tutt’altro territorio, cercando di intervenire e ove possibile risolvere le problematiche vere rappresentate da chi ogni giorno vive la città non solo in bici. Si sta correndo il rischio che quella che vuol essere fatta passare come una città in continuo progresso, sia in realtà in regressione economico-sociale, dove a farla da padrone sono la delinquenza e il degrado assoluto. Se quest’ultimo dovesse essere l’obiettivo sembra proprio che lo si stia raggiungendo in meno tempo di quanto previsto.
Nel frattempo anche da Via Marruvio, come da tante parti della città, giungono segnali di malcontento.
…. ma ad Amsterdam!