AVEZZANO – E alla fine l’azione di responsabilità verso coloro che hanno gestito il Cam di Avezzano sino al 24 luglio 2017 è stato passaggio inevitabile.
Lunedì sera, infatti, l’Assemblea dei soci (i sindaci dei Comuni aderenti al Consorzio Acquedottistico Marsicano), hanno votato l’avvio della procedura per il debito plurimilionario, zavorra pesante e costosissima per i cittadini che affligge il Cam da due decenni almeno. Inutile dire che si tratta di un passaggio atteso, una sorta di disastro annunciato, nonostante la procedura di Concordato ancora in corso ed il tentativo di ridurre il debito.
Inutile dire che i debiti non si formano da soli ma qualcuno li fa e, se si arriva a chiedere e disporre una azione di responsabilità, chi la chiede quantomeno ritiene che chi il debito lo ha costruito non lo ha poi saputo o più potuto ridurre ed eliminare. L’acquisto della nuova sede, i tanti mezzi di rappresentanza e poi le tante spese negli anni fonte di tante polemiche sono solo un aspetto di questo problema che nell’ultimo decennio è esploso con tutta la sua virulenza. L’esposizione verso i fornitori di energia ma anche le gestioni tutt’altro che votate all’oculatezza, il fallimento evitato solo grazie ad una sentenza che, per la verità, fa ancora discutere e poi le lotte politiche degli ultimi anni per imporre una governance al Cam, fino al tentativo ultimo di salvare il salvabile. Questi, in grandi linee, i passaggi fondamentali di una vicenda che, tutti sapevano, prima o poi avrebbe chiamato qualcuno dei gestori a rispondere.
Lunedì sera questo è avvenuto e così spiegano la decisione i membri del Consiglio di Sorveglianza del Cam, Alessandro Pierleoni, Felicia Mazzocchi e Antonio Mostacci: «Rimarcando che il Consiglio di Sorveglianza ha già deliberato l’azione di responsabilità nei confronti degli Organi di Gestione, l’assemblea dei soci del Cam aperta il 15 e chiusa il 20 maggio ha deliberato all’unanimità sull’azione di responsabilità nei confronti degli organi di controllo, Consigli di Sorveglianza, Collegi sindacali e Revisore unico che si sono succeduti fino al 24 luglio 2017. A fronte dell’intensa attività di verifica tesa al risanamento ed al salvataggio dell’ente, tali azioni sono un atto dovuto a tutela dei dipendenti, dei soci, degli utenti e dei creditori tutti con l’auspicio che le procedure straordinarie sotto l’osservazione attenta del Tribunale di Avezzano portino a scrivere una nuova pagina nel segno della continuità aziendale e del rientro alla normalità della gestione e di conseguenza del miglior servizio possibile per il territorio marsicano. Il Consiglio di Sorveglianza emanazione diretta dei trenta soci del Cam ringrazia tutti i Sindaci per la responsabile partecipazione all’assemblea che si è trovata decidere su argomenti particolarmente complessi, ma comunque condivisi nell’ottica di un cambio di rotta, auspicato fin dalla nomina dell’attuale governance. Nella stessa assemblea il presidente Morgante ha dato informativa ai soci in merito allo stato della procedura concorsuale in corso, nonché al redigendo bilancio 2018. La speranza ora è che tutte le attività svolte dall’organo di gestione e dal cds siano indirizzate al rilancio dell’azienda pubblica strategica per la Marsica intera. – Alessandro Pierleoni – Felicia Mazzocchi – Antonio Mostacci».
Ora la parola va alla carte, ai conti, agli esperti e a chi dovrà decidere chi ha fatto cosa e, soprattutto, dovrà rendere conto ai marsicani su come sono stati gestiti i denari del Cam e soprattutto in cosa sono stati spesi e perché si è potuta produrre una marea di debiti così impressionante. Un’occasione, però, alla fine, per mettere un punto e ripartire da capo, magari in modo diverso, più efficiente e salvaguardano la “pubblicità” del bene Acqua.