di Pierluigi Palladini e Germanico Patrelli
AVEZZANO – Niente da fare, il Consiglio ancora non si può fare. Ennesima sconfitta della maggioranza(?) del Comandante nella Conferenza dei capigruppo della domenica.
La Presidente Cosimati, come noto, aveva riconvocato la conferenza ad oggi dopo che, l’opposizione, ieri aveva fatto dichiarare illegittima la convocazione per il non rispetto dei termini di preavviso. Ma oggi alle 12 la musica non è cambiata. Con due interventi tecnico-politici, Mario Babbo e Roberto Verdecchia hanno fatto saltare nuovamente la seduta. I due consiglieri e avvocati, infatti, hanno sottolineato che non c’era alcun presupposto per dichiarare la straordinarietà di quella convocazione e che, pertanto, oltre al fatto che restavano in piedi i problemi di termini di notifica, era errata anche la motivazione che invece sarebbe stata necessaria per giustificare una convocazione della Conferenza Capigruppo in una giornata festiva. Nello stesso regolamento, hanno affermato Babbo e Verdecchia, si prevede esplicitamente la necessità di rinviare al primo giorno feriale a disposizione.
A quel punto si è votato e la maggioranza è andata sotto e la Cosimati, nonostante la richiesta di Mario Babbo di prendere ulteriormente la parola, ha chiuso la seduta con un nulla di fatto. Si torna in campo la prossima settimana ma con il rischio che questa situazione si protragga ancora per molti giorni.
Così ha commentato il consigliere di opposizione del Pd, Roberto Verdecchia: «Nervosismo e grida inconsulte durante la sospensione dei lavori, richieste dalla maggioranza, che non trova la quadra neanche nella camera caritatis e deve arrendersi ai numeri, alle richieste ed alle osservazioni di illegittimità del Consiglio da parte dell’opposizione. Verso la fine di una strana Amministrazione, nata attraverso uno parto travagliato con forzature e che volge al desio stante anche le illegittimità commesse per la convocazione domenicale della conferenza dei capigruppo in barba al regolamento ed alle leggi. Non poteva che finire così. L’arroganza e la prepotenza verso la città è stata rispedita al mittente».
Questo, invece, il commento del consigliere civico di opposizione Mario Babbo: «Al di là dell’illegittimità della conferenza convocata nel giorno del Signore, – commenta Babbo – costringendo ad aprire il comune in un giorno feriale e richiamare il personale addetto con un ulteriore costo, a mio avviso, solo per permettere di avere qualche consigliere in più per garantire maggioranza, quella maggioranza che all’esito del voto è risultata minoranza. La cosa più grave è l’atteggiamento della Cosimati, che ad una mia richiesta di presentare una proposta, consapevole di non avere i numeri per l’eventuale votazione, ha pensato bene di chiudere la sessione di lavoro.»
Conclude l’Avvocato Babbo – «Visti gli insuccessi ed il clima cittadino che ormai condanna le scelte di questa amministrazione e più volte chiede di tornare al voto, non sarà giunta l’ora di accontentare la popolazione e permettere loro di scegliere di nuovo andando a elezioni?»