AVEZZANO – Mercato del Sabato, i consiglieri comunali di opposizione di Avezzano hanno rotto gli indugi ed hanno inviato una richiesta ufficiale di intervento al Prefetto dell’Aquila.
I sette oppositori del Comandante, infatti, hanno rilevato come, in data 13 marzo scorso, abbiano presentato una interrogazione urgente al Sindaco sulla questione del Mercato del Sabato, spostato dalla DeAngelisGiunta a nord di Avezzano, e le conseguenti problematiche di sicurezza e viabilità. A quella interrogazione, dopo oltre un mese, l’Uomo solo al Comando del Comune di Avezzano non ha ancora risposto.
Ricordiamo, per dovere di cronaca, che in mezzo c’è stato il Consiglio comunale straordinario sul Mercato del Sabato, lo scorso 29 aprile, conclusosi col famoso “giuringiurella” della maggioranza nel quale si prometteva di riportare il mercato in zona centrale dopo che gli uffici avessero vagliato le proposte, giudicate fattibili, provenienti dagli interessati e dalle associazioni.
A tutt’oggi, però, a parte una proposta proveniente da una delle forze di maggioranza, peraltro in parte già bocciata in passato proprio dall’Amministrazione in carica pro tempore di Avezzano, altro non si è mosso. E probabilmente non si muoverà, vista anche la situazione politica non esattamente distesa.
Ma non solo. Babbo, Carpineta, Di Berardino, Di Pangrazio, Eligi, Gallese e Verdecchia, hanno anche ricordato, producendo una corposa documentazione fotografica, la situazione creatasi sabato scorso, 11 maggio, quando un autobus Tua si è ritrovato fra le bancarelle e altre auto che sono finite nell’area mercatale. Questione che si aggiunge ai problemi lamentati dai condomini residenti, che vedono le loro abitazioni letteralmente sequestrate dai banchi e dai mezzi.
I sette dell’opposizione, quindi, chiedono che il Prefetto si attivi immediatamente con «un intervento urgente e tempestivo per la salvaguardia della sicurezza pubblica nonché per l’individuazione delle responsabilità a carico dei vertici dell’Amministrazione comunale».
Insomma chi ha sbagliato deve pagare e il Prefetto ha l’obbligo di intervenire prima che accada qualcosa di più serio che, fino ad ora, per fortuna, non è avvenuto. Anche con Lei, Signor Prefetto, come sempre, “En Attendant…”.