AVEZZANO – Salta la prevista conferenza dei capigruppo, in programma oggi, a causa di un errore nei tempi di notifica della convocazione.
In sostanza l’opposizione ha fatto notare che la convocazione è stata fatta prima delle quarantotto ore necessarie di preavviso (24 per la Cosimati) e quindi, era nulla. Un anticipo di oltre un giorno, nella versione dei consiglieri dell’opposizione che hanno richiamato la norma vigente, (di un paio d’ore per la Cosimati), ma sempre illecito era. E la conferenza dei capigruppo, però, nonostante la Presidente del Consiglio comunale Cosimati abbia provato a cercare di far sanare l’errore, ha deciso, quindi, facendo prevalere la tesi dell’opposizione, di rinviare. Il rinvio è di quelli davvero particolari perché la nuova conferenza si terrà domattina, domenica 19 maggio, alle 11,45. E così i nostri consiglieri, invece di fare una passeggiata con la famiglia per andare in centro città ad ammirare il cantiere della marmorizzazione di via Corradini e quant’altro di ammirabile in un giorno di festa nella Città Bella, per definizione e credo, saranno costretti ad andare in Municipio per predisporre il prossimo Consiglio comunale.
Irritata, comunque, la Presidente Cosimati: «Ho deciso di riconvocare la conferenza dei capigruppo domattina alle ore 11.45, dopo che i capigruppo consiliari della minoranza hanno fatto rilevare che la convocazione della stessa era avvenuta con 22 ore di preavviso piuttosto che 24, un mero cavillo che avremmo potuto tranquillamente superare con un pizzico di buon senso già stamattina in quanto, alla presenza di tutti i capigruppo, una eventuale nullità della notifica poteva considerarsi sanata. In ogni caso, per evitare polemiche pretestuose e ispirati, come siamo sempre stati, alla massima trasparenza, ho riconvocato la conferenza per domattina, malgrado sia domenica: una sollecitudine dettata, in particolare, dall’urgenza di convocare in tempi stretti il consiglio comunale per portare quanto prima in approvazione il bilancio consuntivo e gli altri grandi temi su cui la città sta aspettando risposte. – Iride Cosimati, Presidente del Consiglio Comunale».
Estremamemte critico nei confronti della Cosimati e della DeAngelisMaggioranza (?), Francesco Eligi: «Salta la commissione capigruppo per mancanza del rispetto delle regole di indizione e la si aggiorna di domenica ad ora di pranzo. Assurda la vicenda avvenuta in Comune questa mattina (ieri ndr). La Presidente del Consiglio Iride Cosimati ci ha chiamato con meno di 24h di anticipo per la commissione capigruppo, quando invece la norma stabilisce una notifica di almeno 48h, anticipando la commissione in maniera smodata. Dopo che l’opposizione ha rimostrato il difetto nella procedura dell’iter (tra l’altro non sono stati avvisati nemmeno tutti i consiglieri aventi diritto), la Presidente ha ben pensato di aggiornare la riunione al mezzogiorno di domenica. È evidente che questo modo di agire è atto a limitare la partecipazione democratica di qualcuno, al solo scopo di ottenere i numeri per far passare la volontà di una maggioranza sempre più in agonia. Mai, a memoria di tutti, si è tenuta una commissione di domenica e ad un’ora così improba. Tra l’altro, essendo tutti i dipendenti comunali di riposo, li si dovrà cooptare e pagarli per il lavoro straordinario. È sempre più evidente l’inadeguatezza di questa amministrazione che tira a campare ora per ora, e trascina Avezzano con se in un vulnus dannoso e pericoloso. È purtroppo arrivata l’ora in cui diventa necessario ed auspicabile un commissariamento per resettare la situazione, e giungere a nuove elezioni con un clima rasserenato».
Ora due son le cose. O si era di fronte ad un insormontabile illecito, oppure la minoranza ha qualche numero… in più. Lo stesso rinvio nella giornata festiva, è dai tempi del mai troppo ricordato e celebrato Sindaco di Avezzano, Professor Mario Spallone, che gli uffici municipali non fossero aperti la domenica, è chiaro segno di nervosismo e di fretta. E la fretta, si sa, è sempre una cattiva consigliera. Ma forse serve per riavere la… maggioranza.