AVEZZANO – Il Comandante scende in campo in prima persona, e non è cosa certamente abituale, per dire la sua sulla questione T-Red. Una dichiarazione di giusta misura, corredata dai dati che pubblichiamo, nella quale si smentisce che si volesse far cassa e che le storture (vedi le millimetriche sbordature dalla linea bianca) non erano a conoscenza del primo cittadino che, in questo caso, allunga sonore bacchettate sui dorsi delle mani all’assessore Casciere e al comandante della Locale, Montanari.
Ma vista la rarità del caso, non perdiamo altro tempo e vi proponiamo la dichiarazione integrale inviata dal sindaco: «2381 è il numero dei verbali per i passaggi con il semaforo rosso dai primi di dicembre 2018 al 14 marzo 2019. Un dato che conferma l’esistenza di una vera e propria emergenza di sicurezza stradale, ora sensibilmente ridotta. È in virtù di questo allarme sociale, dimostratosi più che fondato, che gli uffici preposti hanno provveduto all’installazione del dispositivo di rilevamento delle infrazioni. Mai avrei immaginato, tuttavia, un numero così elevato di sanzioni – circa 10mila complessive – che, pur registrando violazioni del codice della strada, si riferiscono anche a comportamenti meno pericolosi per l’incolumità dei cittadini, come quelli commessi da chi, con il rosso, ha superato la striscia orizzontale con oltre la metà dell’auto. Per questo ho disposto la sospensione del T-Red, provvedimento che avrei assunto prima se fossi stato informato da chi di competenza con maggiore tempestività del volume delle sanzioni e soprattutto del tipo di infrazioni. La situazione esiste e sarà affrontata con serietà e senso di responsabilità. Non commento neanche i toni scomposti e gli argomenti strumentalmente usati dalla minoranza in conferenza stampa.
Mi interessa fare chiarezza nei confronti dei cittadini e non alimentare polemiche sulla pelle degli stessi. A chi afferma che il Comune volesse fare cassa con le multe, dovrei rispondere che gli avvocati-consiglieri comunali stanno cercando di accaparrarsi clienti per i ricorsi, ma non lo penso. Invito tutti, però, a non esasperare gli animi. Per prima cosa chiederò che venga verificato il sincronismo dei semafori e, più in generale, il funzionamento del sistema. Annullare tutte le sanzioni con un colpo di spugna non è possibile e non sarebbe giusto, ma una cosa è certa: ogni verbale sarà controllato, evitando al cittadino il disagio e i costi di affrontare ricorsi improbabili e al Comune di evitare contenziosi che si mostrassero giustificati. – Gabriele De Angelis, Sindaco di Avezzano».
Non si è fatta attendere la risposta degli avvocati che al contempo sono anche consiglieri di opposizione in Consiglio comunale, Mario Babbo, Cristian Carpineta e Roberto Verdecchia: «La storia ci insegna che scaricare le responsabilità è sempre stato più semplice che provare quantomeno ad assumersele!
Il problema, tuttavia, sorge quando a fare da scarica barile è un “distratto” primo cittadino, se non altro perché le responsabilità derivanti da scelte più o meno sbagliate o più o meno condivisibili, alla fine ricadono sempre e comunque su di lui, come vuole il ruolo istituzionale che ricopre.
Dopo moltissime settimane e quindi mesi di acceso dibattito e di contestazioni non solo da parte dei Consiglieri di opposizione ma da tutta la cittadinanza avezzanese, il De Angelis di turno si è finalmente deciso a rilasciare dichiarazioni sulla vicenda relativa al c.d. T-Red, quasi dando l’impressione che per tutti questi mesi fosse rimasto all’oscuro di ogni cosa all’interno delle mura del suo ufficio istituzionale , ignorando il malcontento generale dell’intera Marsica, dissentendo per giunta con il suo ex assessore alla viabilità e del dirigente di settore.
Oltre a fornire i dati “allarmanti” relativi al numero di automobilisti che “nell’arco di tre mesi hanno superato il semaforo rosso per 2.381 volte…” il Sindaco ha giustificato il fatto di non aver provveduto prima alla sospensione dell’apparato T-Red perché chi di competenza non lo aveva tempestivamente informato del volume delle sanzioni e soprattutto del tipo di infrazioni, come se all’interno del palazzo municipale non se ne fosse già parlato e discusso abbastanza, atteso che sarebbe dovuta sorgere in lui la c.d. “curiosità” di ciò di cui si parlava.
È proprio il caso di ribadire che il diavolo è abile nel far pentole ma non i coperchi, visto che con determina dirigenziale n. 636 del 22.05.2018 e quindi esattamente di un anno fa il dirigente del settore, previo accordo con l’assessore del ramo, provvedevano ad acquistare il sistema di rilevamento automatico per le infrazioni ai transiti veicolari e ciò stanziando una somma di € 48.678,00. Se tutto ciò risulta documentalmente provato ci sarebbe da chiedersi di come lui, il presunto “number one”, nulla potesse sapere a riguardo, dimostrando implicitamente che tutta la gestione fosse rimandata ad un dirigente ad un assessore che presuntivamente non si relazionassero né con lui e né con l’altra parte della giunta.
Ci sarebbe altresì da domandarsi – altra prova inconfutabile – che non fosse minimamente a conoscenza di quanto riportato nel bilancio preventivo, approvato in data 22.12.2018, visto che negli anni di previsione 2019, 2020 e 2021, la sanzioni al codice della strada venivano portate a 2.200.000,00 annui al contrario degli anni pregressi, quindi era chiaro per lui “il voler far cassa” a tutti i costi ai danni di tutti i cittadini della Marsica.
Si potrebbe credere che non fosse a conoscenza di nulla, poiché non informato da chi di dovere, solo ove si pensasse che il rapporto del primo cittadino con la città sia inesistente. Diversamente non risulterebbe concepibile che un sindaco non conosca ciò che succede nella città che amministra, soprattutto relativamente a tematiche che vengono discusse, da mesi e quotidianamente, in ogni dove.
Basterebbe leggere questi dati per capire chi mente sapendo di mentire spudoratamente, accusando dirigenti e malcapitati assessori di turno.
Quanto poi alle farneticanti frasi rivolte ai sottoscritti consiglieri comunali che, oltre la passione politica nella vita professionale svolgono l’attività di liberi professionisti, “strumento per far soldi per avvocati-consiglieri che cercano di accaparrarsi clienti” … ma non lo penso”, rimandiamo a lui mestamente tale asserzione visto che noi, tre legali che tutto sommato abbiamo 60 anni di vita professionale e non abbiamo bisogno di tali mezzi, né per poter sopravvivere né per poter vivere, vista la fedeltà dei nostri clienti, anche storici, quindi riteniamo come nostro costume di pubblici amministratori di aver dato debiti e leciti consigli ai malcapitati e sprovveduti avventori.
Nel ribadire che detti consigli sono stati dati in maniera del tutto gratuita, non c’è altra possibilità di considerare che ci troviamo dinanzi ad un sindaco totalmente inopportuno che è stato in grado di scontentare in pochissimo tempo una intera città. E noi questo lo pensiamo veramente!!!! – Dalla nostra residenza comunale dell’opposizione i consiglieri avvocati Mario Babbo, Cristian Carpineta e Roberto Verdecchia».
Ci si consentano, sperando che non ci costino altri 100mila euro l’una, due considerazioni. La prima è davvero elementare. Non si poteva fare un controllo preventivo durante il funzionamento, magari mensile, e così evitare tanti problemi ai cittadini?
Seconda riflessione. Riteniamo che trincerarsi dietro il “non sapevo”, equivalga ad un’ammissione e al riconoscimento che storture ci siano state ed anche piuttosto evidenti. Lo stesso primo cittadino, infatti, ammette che saranno ricontrollati i verbali e le sanzioni elevate. Quindi, ovvia conseguenza logica, è che qualcosa non funzionasse a dovere. Caro Comandante, e MarsicaWeb che, lo ricordiamo, ha tirato fuori per prima questo problema, che cosa ha scritto per oltre due mesi, portando in evidenza tanto di documenti e pareri? Non si poteva dar credito, per una volta, a questo gruppo di articolisti, blogghettari, faziosi e anche un pochino analfabeti, ma, sembra, bene informati, ed evitare tutte queste tensioni e polemiche? Ne avrebbe guadagnato la collettività, l’Amministrazione stessa e il clima intero della città?
Non ci attendiamo riposte ma, ricordando che meglio tardi che mai… “En Attendant…”.