ISOLA DEL GRAN SASSO D’ITALIA – Nel santuario di San Gabriele dell’Addolorata, cuore spirituale dell’Abruzzo, nei giorni 10-11-12 maggio, si è svolto un appuntamento davvero importante nella quale i protagonisti sono stati i giovani d’Italia e del Mondo. L’appuntamento in questione, dal titolo “Da San Gabriele a San Giovanni Paolo II. La Gmg nella vita della chiesa e del Mondo” ha visto la partecipazione di delegazioni provenienti dall’Italia ma anche delegazioni estere. Presso il santuario erano presenti ragazzi che provenivano dal Canada, dal Portogallo, da Panama, dalla Polonia e da altri stati del Mondo che hanno preso parte ad interessanti catechesi e alla veglia Mariana presieduta dal cardinal Pietro Parolin segretario di Stato di papa Francesco. Tale manifestazione è stata organizzata dalla diocesi di Teramo-Atri e dal dicastero per i laici, la famiglia e la vita in ottica delle celebrazioni in ricordo del 100° anniversario della canonizzazione del santo patrono d’Abruzzo San Gabriele.
Anche la diocesi di Avezzano era presente con una delegazione formata da due ragazzi: Maria Grazia Mastrella ed Americo Tangredi che si sono immersi in questo clima internazionale di attenzione verso il mondo dei giovani. L’incontro è iniziato nel pomeriggio di venerdì 10 maggio alle ore 16 con tre preziosi momenti di catechesi e di formazione. Dopo i saluti di padre Giuseppe Adobbati vice provinciale dei padri passionisti e di mons. Lorenzo Leuzzi vescovo di Teramo- Atri si è passato al primo momento di catechesi dal titolo “Esortazione Apostolica post sinodale ai giovani Christus Vivit di papa Francesco”. Relatore di questa conferenza è stato mons. Fabio Fabene sotto-segretario del Sinodo dei Vescovi. La seconda catechesi dal titolo “I giovani protagonisti della storia: la vita di San Gabriele e la proposta della GMG di Giovanni Paolo II” è stato un ripercorrere la vita dei due santi anche attraverso la modernità nella quale viviamo, ad opera di Padre Dario Di Giosia e del dottor Gigi De Paolo presidente del forum della associazioni familiari. Ultima catechesi del venerdì, dal titolo “Dal 1985 al sinodo dei vescovi: le Gmg nel cammino della pastorale giovanile” si è focalizzata sull’importanza, spesse volte trascurata oppure messa da parte dalle critiche, delle giornate mondiali della gioventù. «L’errore più grande – afferma don Michele Falabretti direttore dell’ufficio pastorale giovanile della CEI- non sta nella GMG, ma in quello di considerare le GMG un meccanismo che va avanti in eterno». Dopo il prezioso intervento di don Michele Falabretti c’è stata la catechesi don Chagas Jùnior Joao Wilkes Reboucas responsabile PG del dicastero laici, famiglia e vita.
La giornata di sabato 11 maggio si è aperta con la santa messa presieduta da mons. Pietro Santoro vescovo dei Marsi e delegato per la pastorale giovanile per la conferenza episcopale Abruzzese e Molisana. Nell’omelia, il vescovo dei Marsi, riferendosi ai giovani presenti nel vecchio santuario di San Gabriele ha affermato:«Cari ragazzi, la voce di Cristo è una voce ribattitrice! Mi raccomando cari giovani, dovete essere il balsamo per ogni ferita di questo mondo».
Terminata la funzione e dopo una rapida foto di gruppo, i giovani convenuti si sono ritrovati per seguire il racconto dei protagonisti delle diverse giornate mondiali della gioventù.
«Le Giornate Mondiali della Gioventù – afferma Karolina, giovane ragazza polacca di Cracovia – sono esperienze che colpiscono il cuore. La prima Gmg nella quale ho partecipato è stata quella nella mia città di Cracovia: per me è stato un momento davvero speciale. Nel mese di gennaio sono stata anche nella Gmg di Panama e lì ho visto una grande comunità e un grande sentimento d’Amore. Qui a San Gabriele sto notando un’atmosfera davvero eccezionale: siamo qui per incontrarci ma soprattutto per migliorarci».
Cuore della giornata di sabato 11 maggio è stata la veglia mariana internazionale dal titolo “Non è qui. E’ Risorto! In cammino con Maria” tenuta dal cardinale Pietro Parolin segretario di stato di Papa Francesco. Nella veglia, il cardinale Parolin ha ricordato ai giovani: «Cari giovani, non abbiate paura di accogliere le sfide del nostro tempo, soprattutto quelle legate alla globalizzazione e alla ricerca scientifica. Anzi, è un grande dono e una grande opportunità per sentirsi parte di una società da costruire anche con il vostro contributo». A tele evento, hanno partecipato il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ed il presidente della Provincia di Teramo, Diego Di Bonaventura. La giornata di sabato 11 si è conclusa con il concerto del gruppo musicale di Sulmona “One Hope”.
Infine, la mattinata di domenica 12 maggio, si è aperta alle ore 9 con un momento nel quale si è parlato della prossima GMG di Lisbona che avverrà nel 2022. Successivamente si è passati alla conferenza dal titolo “Dalla pastorale giovanile dell’evento alla pastorale giovanile ordinaria” tenuta dal professor Roberto Veraldi dell’università di Pescara-Chieti e don Massimo Balloni direttore dell’ufficio diocesano di pastorale giovanile di Teramo-Atri.
«Ma se un giovane- afferma papa Francesco – non rischia, è invecchiato. E noi dobbiamo rischiare. Voi giovani dovete rischiare nella vita. Oggi dovete preparare il futuro. Il futuro è nelle vostre mani».