AVEZZANO – Quella che ha portato all’elezione di Anna Maria Taccone alla Presidenza dell’Aciam, e che è stata fatta passare come una votazione per acclamazione, altro non è stata che la solita imposizione da parte del Comune di Avezzano che l’ha fatta da padrone trasformando, a detta del Partito Democratico, la società che gestisce i rifiuti di 48 Comuni, in uno strumento senza condivisione alcuna.
In molti avevano optato per un rinvio che avrebbe consentito di proporre successivamente delle scelte condivise, ma il Sindaco di Avezzano, De Angelis, ha ritenuto opportuno bocciare tale proposta e procedere dritto verso l’elezione a Presidente della Dottoressa Taccone, riconfermando il CdA.
Le prime dichiarazioni della neo Presidente sono state le seguenti: «Ne sono onorata, la prenderò come una preziosa occasione per mettere la mia esperienza professionale a servizio del territorio. Ringrazio tutti i Sindaci ed in particolare il Sindaco di Avezzano, Gabriele De Angelis, per la fiducia accordatami e farò di tutto per non deluderla».
«È stato un metodo poco democratico, – ha commentato il Consigliere Regionale della Lega Simone Angelosante, che ringrazia la Presidente uscente Panei per il lavoro svolto – ci siamo trovati di fronte ad un pacchetto preconfezionato da pochi Comuni, dove è mancata la condivisione anche con tutti gli altri Enti proprietari dell’Aciam».
Il j’accuse pesante arriva dal Segretario Provinciale del Partito Democratico, Francesco Piacente, che fa presente come la scelta sia stata un ennesimo atto di arroganza del Sindaco di Avezzano che non ha tenuto in considerazione gli equilibri politici che poi sono gli stessi che hanno permesso a De Angelis di diventare Presidente dell’Agir.
Lo stesso Piacente conclude commentando come «la stessa confusione con la quale governa la sua città dove risulta essere totalmente assente il principio di condivisione, è stata mutuata nel rinnovo del Governo dell’Aciam».
Insomma siamo alle solite, le imposizioni sembrano ormai aver preso piede non solo per le scelte a Palazzo di Città ma paiono ormai esser diventate un modus operandi dal quale sarà difficile venirne fuori.
La Presidente uscente, Panei, ha illustrato poi il resoconto di sei anni di attività. Dallo stato dell’arte, al momento della nomina, alla pianificazione delle strategie a medio-lungo termine, all’impronta green della gestione, passando per l’implementazione dei servizi e l’impegno strenuo e costante per gli equilibri di cassa e lo sviluppo. Tali sforzi sono stati coronati, per la prima volta di Aciam, anche dalla redistribuzione degli utili. Tra i punti salienti ricordati dalla Presidente uscente, la stipula dell’accordo con Ama, la municipalizzata romana, l’ottenimento dell’appalto per la rimozione delle macerie e tanto altro. La Presidente ha anche ricordato i momenti critici della storia della sua conduzione, come la battaglia per contrastare la scalata ad Aciam da parte del Consorzio presieduto da Salvatore Buzzi. Una strada non priva di difficoltà sia ordinarie che di portata superiore. La Panei, incassando il plauso dei soci per il lavoro svolto, ha dichiarato di aver trovato un’azienda che era al 50% rispetto al fatturato odierno, asfissiata da debiti non saldati e da crediti non riscossi, con lo spettro della cassa integrazione per i dipendenti. «Oggi concludo un percorso con un bilancio che possiamo guardare con orgoglio – continua la Presidente uscente – avevamo dinanzi grandi sfide, riduzioni di spese e crescita aziendale. Ho la soddisfazione di aver affrontato il mio impegno con rigore e tenacia e, con la soddisfazione di una situazione oggi sana, malgrado la crisi generale e le criticità sistemiche, ho anche quella di poter rispondere con questo bilancio generale a certi urlatori che nel 2013, a fronte della mia nomina, si erano tanto imprudentemente espressi, in certi casi anche con toni scomposti e offensivi. Questo è un avvicendamento atteso ed avevo rinviato impegni proprio per portare a termine il mio secondo mandato e lo faccio con la serenità di aver dato il massimo e ringraziando chi, come il Dottor Alberto Torrelli, mi è stato vicino in questa splendida avventura».
Nel futuro di Aciam, tra gli impegni e gli obiettivi per il prossimo anno, illustrati nel corso dell’assemblea, il rinnovo dell’accordo con Ama Roma; la realizzazione dell’ampliamento dell’impianto di Aielli; la gestione delle macerie del sisma Centro Italia, l’ampliamento del bacino di utenze per la fornitura dei servizi porta a porta in ambito provinciale ed extra provinciale; la realizzazione di centri di raccolta; la realizzazione di un impianto di trattamento delle frazioni secche e l’internalizzazione dei servizi a tutela dell’occupazione.