AVEZZANO – Nonostante il tempo primaverile poco clemente la sala della biblioteca Irti era gremita di gente, nel pomeriggio di domenica 5 maggio, per l’attesa conferenza storico-archeologica dal titolo “Lecce dei Marsi, l’antico insediamento” organizzata dal Gruppo FAI della Marsica. A guidare questa interessante manifestazione culturale è stato il giovanissimo dottore ed archeologo avezzanese Andrea Innocenzi.
«Ho voluto tenere questa conferenza – afferma Andrea Innocenzi – perché mi è stato chiesto dal FAI ma soprattutto per far conoscere un contesto poco conosciuto, che è appunto quello di Lecce dei Marsi. Partendo dagli insediamenti intorno al paese moderno fino ad arrivare al centro storico che tutt’ora esiste e che è parte dell’abitato moderno».
Come punto d’inizio, il dottor Innocenzi ha voluto illustrare al pubblico convenuto nella sala le due ipotesi da cui deriverebbe il nome di Lecce. La prima inerente al mondo botanico è che si riassume nel nome di Quercus Ilex ovvero l’albero del Leccio: mentre la seconda ipotesi, sfiorando anche il mondo della leggenda, vuole che il nome del paese derivi dalla popolazione dei Lici (abitanti dell’Asia Minore). Dopo questa parentesi, il giovane archeologo, si è reso protagonista di un’interessantissima spiegazione degli eventi storici legati al luogo preso in esame.
La spiegazione della parte archeologica è stata esposta in maniera chiara, lineare e concisa, riuscendo a far appassionare il pubblico presente. Partendo dal periodo Preistorico, il dottor Innocenzi ha sottolineato come quel lato della Marsica sia stato abitato da tempi immemorabili dall’uomo. E di come gli antichi abitanti hanno avuto sia una grande importanza politica in quella determinata società, e soprattutto la scoperta di materiali che provenivano da altri popoli, come una moneta datata tra il 380 ed il 350 a.C proveniente dalle città campane di Phistella e Neapolis indice di uno sviluppato scambio commerciale. Ma l’intervento del archeologo si è fatto più interessante soprattutto quando è emerso il suo lato giovanile, come ad esempio la spiegazione dell’utilizzo di google Earth oppure qualche battuta che è emersa nella conferenza. Ad attirare anche l’interesse del pubblico è stata la notizia di un rinvenimento a Lecce dei Marsi di una statuina a forma di orso bruno marsicano.
Infine, l’evento si è concluso con il saluto del vicesindaco di Lecce dei Marsi Augusto Barile, che oltre nel complimentarsi con il giovane relatore si è unito alla richiesta di nuovi studi sulla storia di Lecce dei Marsi, in particolare di uno dei suoi più grandi personaggio, l’artista rinascimentale Andrea De Litio.